Sono le ore 3.30 di domenica 24 giugno. Tre ragazzi tra i 16 ed i 21 anni si schiantano con la loro auto contro una casa. Forse un colpo di sonno, forse la velocità elevata: i ragazzi ora sono ricoverati in gravissime condizioni e in prognosi riservata.

L’incidente è avvenuto nella notte tra sabato 23 e domenica 24 lungo la Provinciale Pergolese, a San Vito sul Cesano.

Alla guida dell’auto – una Fiat Punto – vi era Andrea Peruzzini, un 21enne occupato nell’officina per camion della famiglia a San Lorenzo in Campo.

Al fianco viaggiava Luciano Rossi, 20 anni, residente a Sassoferrato. Dietro sedeva il più giovane, Filippo B., un ragazzo di 16 anni, studente presso l’istituto “Volta” di San Lorenzo.

I ragazzi tornavano a casa dopo aver passato la notte in un ritrovo di Pergola: alla fine di una curva Andrea Peruzzini perde il controllo dell’auto.

Quest’ultima abbatte un muretto di recinzione e una siepe e poi si infila nel sottoscala della casa dove abita la famiglia di Giampaolo Dromedari il quale racconta: “Abbiamo sentito una bomba, la casa ha tremato, ci siamo svegliati di colpo.

Ho aperto la finestra e vedevamo solo del fumo. Della macchina non ci siamo accorti subito.

Poi ho aperto la porta di casa e allora abbiamo visto che c’era una macchina infilata sotto le scale. Sono sceso e ho sentito dei lamenti prima ancora di vedere qualcuno.

Questo ragazzo seduto dietro si muoveva ma non ho avuto il coraggio di guardare davanti. L’auto era distrutta.

Allora sono corso in casa a chiamare il 118. Poi sono tornato di sotto perché il centralinista mi ha chiesto di appurare quante persone vi erano all’interno. Ne ho viste tre.

L’ambulanza è arrivata dopo pochi minuti così come i vigili del fuoco. Per estrarre i ragazzi, è stato necessario tagliare il tettuccio e issarli fuori“.   

Anche Andrea Peruzzini e Luciano Rossi hanno dato segni di conoscenza rispondendo debolmente alle domande.

Nonostante ciò sono proprio loro ad aver riportato le conseguenze più gravi: il primo è ricoverato nel reparto di rianimazione di Pesaro, mentre il secondo a Senigallia.

Il minorenne, Filippo B, è stato portato a Fano.
I rilievi di legge sono stati eseguiti dai carabinieri di Mondolfo.

I danni in seguito all’urto sono perfettamente visibili ed evidenti anche nella casa della famiglia Dromedari: la cucina è piena di crepe.

di Veronica Crognaletti