Fano, installati quattro nuovi defibrillatori in vari punti della città
La donazione è stata fatta dal Rotary Club fanese
Sono 4 le postazioni di defibrillazione ad accesso pubblico posizionate nel centro storico fanese attive 24 ore su 24. La donazione, che rientra nel progetto “Una Città D-cuore”, è stata effettuata dal Rotary Club di Fano che ha voluto così aumentare la sicurezza per cittadini e turisti.
I punti in cui sono stati posizionati i dispositivi sono il Pincio, i Giardini della Rocca Malatestiana, Piazza Costanzi e la Farmacia della Stazione ferroviaria. Il defibrillatore è di grande utilità, riuscendo a salvare le vite delle persone che potrebbero accusare un malore di natura cardiaca. Infatti, si tratta di un piccolo strumento a dimensioni ridotte, dotato di due piastre da applicare ad una persona priva di conoscenza per un presunto arresto cardiaco con l’apparecchio eroga la scarica elettrica necessaria per ripristinare la funzionalità del cuore. Infatti, la morte cardiaca improvvisa è una delle maggiori cause di mortalità fra giovani e adulti. Se non si è in grado d’intervenire in pochi minuti con un massaggio cardiaco e una scarica elettrica la morte sopraggiunge rapidamente.
“Possiamo essere solo grati al Rotary Club di Fano e alla sua presidente Sabrina Ambrosini – afferma l’assessora Barbara Brunori – per un gesto così generoso che potrà salvare delle vite umane. Si tratta di un grande senso di civiltà che aumenta enormemente le condizioni di sicurezza. Il messaggio più importante è che tutti sono in grado salvare una vita umana. Sono sufficienti 2 mani per eseguire la rianimazione cardio-polmonare e uno strumento come il defibrillatore per salvare una vita”.
“Come Rotary – afferma la presidente Sabrina Ambrosini – siamo molto attenti a temi della salute e con questa donazione riteniamo di rendere più solido il senso di comunità. Infatti, la rianimazione cardio-polmonare, se iniziata tempestivamente, fa aumentare in misura considerevole le possibilità di sopravvivenza diminuendo notevolmente il rischio di andare incontro a danni cerebrali irreversibili. Questa bella sinergia con l’amministrazione è la testimonianza che insieme si possono fare grandi cose”.
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