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Riminese denunciato per truffa: ricariche poste pay a scrocco dai tabaccai

poliziaNell’ambito dei mirati servizi di controllo del territorio predisposti in questa provincia e finalizzati alla prevenzione dei reati contro il patrimonio, la Squadra Mobile ha denunciato a piede libero C.A. di anni 42 per truffa.



Il malvivente, già noto alle forze dell’ordine, individuava bar e tabaccherie fornite di un punto Sisal e, dopo aver chiesto agli esercenti di ricaricare la propria postepay per importi consistenti (in media 500-600 euro) ed aver ottenuto l’accredito, esibiva un bancomat non funzionante e asseriva di avere pochi euro in contanti.

Mostrandosi mortificato, fingeva di dirigersi verso lo sportello bancomat piu’ vicino per prelevare i soldi, poi ritornava nei negozi riferendo che l’impianto era fuori servizio e, dopo aver lasciato un numero di cellulare ed una dichiarazione scritta di impegno a saldare il debito, oltre i dati personali già forniti per la ricarica, prometteva ai commercianti di ripassare al massimo il giorno seguente, carpendone così la fiducia e facendosi rilasciare di conseguenza la relativa ricevuta di pagamento.

L’uomo da mesi imperversava tra la Romagna e le Marche, truffando i commercianti, tanto da aver accumulato ricariche di 60.000 euro, di cui, una buona parte, solo nella nostra provincia, dove sono state formalizzate varie denunce.

Grazie all’attività investigativa operata dalla Squadra Mobile di Pesaro, il malvivente è stato stanato nell’ultimo domicilio di Rimini, dove si era trasferito da poche settimane tentando di far perdere le proprie tracce. A seguito della perquisizione effettuata è stata rinvenuta la postepay utilizzata nelle truffe, che è stata sequestrata, oltre ad un centinaio di ricevute di accredito, varie mappe ed appunti inerenti all’individuazione di esercizi commerciali e di future vittime da truffare.

Si invitano, nella circostanza, tutti i commercianti in possesso di apparecchiature Sisal a prestare la massima attenzione alle richieste di ricarica, soprattutto da parte di persone sconosciute, pretendendo sempre ed in anticipo il pagamento delle somme, che solo in tal caso potranno essere accreditate nelle carte ricaricabili.

da Questura di Pesaro Urbino

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Giovedì 30 agosto, 2012 
alle ore 20:47
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