“Non volevo uccidere Marjola, è stata la gelosia”: la difesa di Arben Hoxha
“Il mio assistito era convinto che sua moglie avesse una relazione extraconiugale. L’aveva vista in Albania chiudersi in bagno e cancellare dei messagini che aveva ricevuto da poco, e poi una volta in Italia aveva letto altri messaggi mandati da uno sconosciuto che faceva complimenti serrati alla moglie, parlando del suo corpo e della sua bellezza“. Così il legale di Arben Hoxha, 40 anni, albanese, l’uomo che domenica 2 settembre ha ucciso a coltellate la moglie Marjola di 32 anni.
Arben Hoxha è stato interrogato il 6 settembredal gip per almeno 3 ore alla presenza del suo avvocato difensore Marco Baietta.
Domenica pochi minuti prima dell’irreparabile – secondo quanto detto dal legale- l’uomo ha raccontato di esser stato sul letto insieme alla moglie. L’ha supplicata di confessargli questa relazione ma lei negava ripetutamente.
Ciò avrebbe indispettito ancor di più Hoxha, il quale avrebbe preso una cintura e l’avrebbe stretta intorno alla testa della moglie.
Un gesto inizialmente di minaccia, che la donna avrebbe respinto gettando via la cintura e continuando a dire che lui era un pazzo a pensare a certe cose.
A questo punto l’albanese avrebbe preso un coltello, sarebbe tornato in camera dove era distesa la moglie e glielo avrebbe fatto vedere con tono minaccioso; le avrebbe chiesto di nuovo di confessare la relazione clandestina ma al nuovo rifiuto, si sarebbe messo in ginocchio sul letto e le ha dato due coltellate, una alla nuca e l’altra all’addome.
In seguito sarebbe andato a costituirsi. L’uomo ora è anche disperato per il destino dei suoi quattro figli (due gemelli maschi di sei anni e due femmine di 12 e 15 anni).
Arben Hoxha deve rispondere di omicidio premeditato, ma secondo il legale non c’era la volontà di uccidere né aveva pensato di farlo.
La procura è in attesa della relazione del medico patologo che ha già effettuato l’autopsia. Dai primi accertamenti, si è visto che i colpi inferti sono due e quello mortale è stato al collo.
Verranno anche esaminati i contenuti degli sms che sarebbero stati la causa della furia omicida del 40enne.
Per i parenti della donna, il delitto era stato progettato per l’ossessione dei soldi che aveva l’uomo, che è disoccupato: egli ne avrebbe chiesto in continuazione alla moglie andando poi a giocarseli ai videopoker.
di Redazione
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