Fano, imprenditore non pagato protesta sulla gru a 18 metri di altezza
Oltre un’ora e mezzo su una gru a 18 metri di altezza, ad urlare i suoi diritti e le difficoltà a cui lo stanno portando la crisi e i pagamenti arretrati. E’ questa la storia di Vincenzo Puorto, imprenditore edile di 44 anni, titolare di un piccola impresa di Ripe, che da mesi lavora a Fano senza vedere un soldo. Come i suoi operai a cui non riesce più a pagare lo stipendio.
Un arretrato che tra lui e i suoi dipendenti ammonta a circa 100.000 euro, non pochi in tempi come questi dove anche centinaia di euro fanno la differenza. Puorto lavora in un cantiere edile di Fano, in via Cecconi, dove ha preso in subappalto la gestione di alcuni lavori. Ma la ditta che ha ceduto in subappalto il cantiere – e che intende realizzarvi quattro appartamenti – al momento non ha soldi per pagare i lavori e così ha fatto scatenare il gesto dimostrativo.
L’imprenditore – originario del napoletano ma che attualmente risiede a Ripe, comune nei pressi di Senigallia – è salito intorno alle ore 7 di lunedì 5 novembre in cima alla gru del cantiere, a circa 18 metri di altezza. Lassù ha prima intimato di gettarsi poi ha spiegato le sue ragioni a Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco, che con fatica sono riusciti dopo un’ora e mezza di trattative delicate a farlo desistere.
Intorno alle 8:30 la decisione di scendere ma la pioggia ha reso la gru scivolosa e pericolosa, pertanto è servita un’autoscala dei Vigili del Fuoco che hanno ripotato a terra l’uomo, visibilmente agitato, ma convinto che quella dimostrazione fosse l’unica strada da ercorrere per essere ascoltato.
di Carlo Leone
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