Entropia definizione e titolo della mostra, si pone già come una sorta di dichiarazione di intenti.

Se per Entropia intendiamo lo stato di rimescolamento e di progressivo incremento dello stato di disordine che interviene all’interno di un sistema ordinato, allora tale definizione si attaglia alla struttura della mostra che intende, attraverso l’incrocio e l’interazione dei linguaggi e degli specifici campi espressivi, indagare i processi caotici e i conseguenti effetti di alta Entropia che attraversano l’intima struttura della nostra Epoca sia dal punto di vista delle dinamiche Socio-Esistenziali, Relazionali- Emotive, sia dal punto di vista degli sconvolgimenti Geo-Ambientali.

Ma i processi antropici coinvolgono gli stessi linguaggi che vorrebbero descriverli o esprimerli.

Ed è proprio dalla consapevolezza del senso di inadeguatezza e di incompiutezza di ogni linguaggio specifico che nasce allora la necessità dell’incrocio, del confronto multidisciplinare.

Pertanto il senso di Entropia è già configurato nelle stesse diversità tipologiche ed espressive adottate dai tre artisti. E allora la drammaticità dei Corpi di Pico; le immagini dei Cretti, residui di fango post-alluvionale di Gio Ghiandoni; le Tramature sempre sorprendenti e spiazzanti che aprono allo spazio il linguaggio della tessitura, proprio di Patrizia Palazzetti si incrociano, si mescolano, dialogano e confliggono nella silenziosa teoria delle stanze del castello Brancaleoni di Piobbico.

Dal 24/11/2023 al 24/1/2024
Sabato-Domenica e festivi h 9-12/ 15-18