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Cagli, inaugurazione sabato 30 marzo per due mostre di arte contemporanea

In esposizione fino al 26 maggio le opere di Francesca Pazzaglia ed Eleonora Masciotti

Doppia mostra a Cagli

Sabato 30 marzo alle ore 16:30 inaugura a Cagli, presso la Sala del General Consiglio del Palazzo Comunale, la doppia mostra personale di arte contemporanea dedicata a due artiste formatesi nel nostro territorio: Eleonora Masciotti e Francesca Pazzaglia.

Una mostra, realizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Cagli in collaborazione con l’Associazione culturale BelloSguardo, che nasce dal progetto RIGENERAZIONE URBANA – RIGENERAZIONE UMANA composto di numerosi eventi, che ha dato l’avvio alla costituzione di una rete di associazioni, di cui è ricco il tessuto della città, che si sono adoperate a progettare la loro idea di Rigenerazione”. Rigenerazione intesa anche come tema sociale, culturale, artistico: un incentivo verso un “innamoramento” nei confronti dei propri luoghi, prestando cure e attenzioni che dovranno essere messe in atto nei confronti della cosa pubblica.

Eleonora Masciotti nasce nel 1981 a Cagli, dove tuttora risiede. Inizia il suo percorso artistico alla Scuola del Libro di Urbino frequentando la sezione di Cinema d’Animazione e specializzandosi al Corso di Perfezionamento. Successivamente frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Dopo il diploma in Pittura, Eleonora prosegue gli studi conseguendo tre abilitazioni all’insegnamento, che le permettono di svolgere il suo attuale lavoro. Nella sua esperienza artistica si inseriscono diversi premi e riconoscimenti ottenuti dalla partecipazione a concorsi nazionali ed internazionali di pittura, incisione, illustrazione. Ha esposto in diverse località della provincia di Pesaro e Urbino, a Bologna e a Palermo.

Di lei scrive Enrico Maria Guidi: “Che il punto di partenza di queste opere di Eleonora Masciotti sia la fotografia è cosa evidente. Non solo per il taglio delle immagini (..), ma soprattutto per quell’effetto solarizzazione che tanto ha contribuito alla storia della fotografia nel secolo scorso, ma che raramente si è visto realizzato in dipinti a olio. Un effetto che dona alle immagini un senso di profondità, o forse meglio dire di sbalzo, pur nella stesura piatta del colore, rendendole vive e sempre, in qualche modo, transitorie.

Francesca Pazzaglia è nata a Fano nel 1977. Artisticamente si forma a Cagli, frequentando l’istituto statale d’arte. Nel 1997, ad Urbino, viene selezionata e partecipa al Corso “Donna Artista Manager”. Da qui si susseguono varie mostre in Italia e all’estero. Nel 2000, selezionata, partecipa alla Scuola del centro TAM presieduta da Arnaldo Pomodoro con direttore artistico Eliseo Mattiacci. Dal 2001 accompagna l’attività di ricerca artistica con quella artigianale. È infatti restauratrice nel suo studio alle pendici del Monte Nerone, dove riscopre la originaria dignità dei manufatti antichi e dona loro nuova vita. Ha esposto in numerose località italiane e nella Repubblica Slovacca.

Di lei scrive Livia Baldelli: “In questa serie di scatti, Francesca ci racconta il corpo che si dissolve. Nel bianco e nero è tracciata una dualità che scopriremo essere solo illusoria (…) Il corpo è lo strumento attraverso cui lo spazio intorno a noi può essere agito. Liberarlo dal giudizio consente di aprirsi a una nuova dimensione di sé: non sei corpo, sei sostanza ideale. (…) Non esiste davvero una forma che ti contenga, che ti definisca: sei materia viva, libera e leggera”.

 

La mostra si inserisce nel percorso culturale della Città di cagli 2024 dal titolo Rigenerazione Urbana – Rigenerazione Umana, nato in occasione di Pesaro Capitale Cultura 2024.

Orari: tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00

Ingresso gratuito

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