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Sfruttamento del lavoro, in carcere imprenditore cinese residente ad Acqualagna

Avrebbe costretto diversi suoi connazionali a orari di lavoro oltre il consentito e ad accettare paghe irrisorie

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Un imprenditore di nazionalità cinese è finito in carcere nella mattinata di mercoledì 12 giugno in ottemperanza a una misura di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Urbino.

Secondo quanto accertato nel corso delle indagini condotte dai Carabinieri sin dal gennaio del 2021 a seguito di un sopralluogo, l’individuo in questione, residente nel territorio comunale di Acqualagna, avrebbe sfruttato largamente le prestazioni lavorative di alcuni suoi connazionali: questi erano impiegati nel settore tessile con salari ben al di sotto di quanto consentito e orari insostenibili, vivendo inoltre in strutture fatiscenti messe a disposizione dal datore di lavoro stesso. Grazie a ciò, l’imprenditore si sarebbe garantito guadagni considerevoli, stimati in diverse centinaia di migliaia di euro: per lui si sono ora aperte le porte del carcere di Pesaro.

 

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