Sopralluogo della Provincia all’ITET “Brabante-Genga” di Pesaro
Sabato scorso il cedimento di una finestra del primo piano ha provocato il ferimento di uno studente

«Una serie di fattori concomitanti ha fatto sì che l’anta uscisse dalla guida. Abbiamo verificato tutte le finestre e condotto controlli infisso per infisso. Insieme alle ditte si è trovata la soluzione, interverremo sulle finestre della facciata con tutti gli accorgimenti necessari. Al termine abbiamo incontrato la dirigente scolastica Cinzia Biagini, a cui abbiamo rinnovato la nostra massima collaborazione. Allo stesso modo controlli e interventi analoghi saranno condotti sul resto degli edifici del Campus». Lo dice il dirigente provinciale all’Edilizia scolastica Maurizio Bartoli, dopo il sopralluogo dei tecnici della Provincia al Bramante Genga, in seguito alla finestra a scorrimento staccatasi dall’aula 1H, al primo piano dell’edificio, che lo scorso sabato ha colpito uno studente ferendolo a un braccio con prognosi di 15 giorni.
«Per il Campus parliamo di una struttura di oltre 40 anni, con problemi causati dalla vetustà degli infissi, tipo quelli in vetrocemento. Stiamo elaborando soluzioni per la loro sostituzione e prevediamo di farlo durante il periodo estivo, a scuole chiuse», evidenzia Bartoli.
Sulla vicenda interviene anche il presidente Giuseppe Paolini: «Sono fatti che non devono succedere. Mi scuso con il ragazzo e con i genitori, sono anche disponibile a incontrarli personalmente se lo vorranno. Il problema è sempre quello: con i tagli continui alle Province riusciamo a fare ben poco. Come per il 2024, sul 2025 per Pesaro e Urbino peseranno ulteriori decurtazioni per oltre 700mila euro. Il totale dei tagli ammonta a più di 20 milioni all’anno, a fronte di contributi assegnati per 16 milioni. Resta perciò un differenziale di oltre 4 milioni che continuiamo ogni anno a versare allo Stato. Con tutte le competenze sulle scuole superiori e sulle strade provinciali da affrontare».
Un contesto complesso: «Il Campus è una priorità e per gli interventi di manutenzione della struttura destineremo buona parte delle risorse che ora otterremo grazie alla vendita della nostra quota dell’ex carcere minorile (in tutto circa 600mila euro, ndr) di Pesaro. Ma i problemi sono tanti perché il Campus è stato costruito negli anni Settanta ed è un pozzo senza fine», conclude il presidente.
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