PesarourbinoNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa

Il consigliere regionale Minardi (PD) sulla chiusura della Guardia medica a Calcinelli

"È solo la punta dell’iceberg di una sanità che è notevolmente peggiorata sotto il governo della destra"

Renato Claudio Minardi

“Il pietoso stato in cui versa ormai la sanità delle Marche dopo cinque anni di governo Acquaroli raggiunge ormai il surreale. Mi chiedo come possa essere possibile, nel pieno del periodo estivo, che il servizio di guardia medica venga attivato a macchia di leopardo sul territorio, lasciando scoperte intere comunità.

La chiusura del servizio a Calcinelli da Ferragosto fino al 24, peraltro senza alcun tipo di preavviso, neanche al sindaco di Colli al Metauro, è un fatto gravissimo. Praticamente hanno volutamente deciso di lasciare scoperto per quasi dieci giorni un bacino di circa 20 mila utenti. Possibile che in un territorio così ampio, dove specialmente in estate la popolazione aumenta con l’enorme afflusso di turisti, la giunta Acquaroli non sia riuscita a intervenire per rendere efficiente un servizio fondamentale per cittadini e turisti? Oltre ai rischi per la salute pubblica, si rischia così di sovraccaricare la già oberata attività del pronto soccorso di Fano, dato che ci risulta che anche la guardia medica di Fossombrone spesso funzioni a singhiozzo, costringendo il personale sanitario a lavorare in condizioni di estrema difficoltà a causa delle note carenze nella dotazione organica e dell’incremento degli accessi dovuti ai malori per il grande caldo. Il prezzo maggiore di queste inefficienze, come sempre, sarà pagato dai soggetti più fragili, a partire dagli anziani e dalle persone con disabilità”.

A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Renato Claudio Minardi.

“Purtroppo – continua Minardi – tutto ciò è solo la punta dell’iceberg di una sanità che è notevolmente peggiorata sotto il governo della destra, in cui i disservizi si moltiplicano di giorno in giorno, le liste di attese si allungano vertiginosamente, la mobilità passiva verso l’Emilia Romagna aumenta drenando al bilancio della Regione Marche risorse che potrebbero essere investite nel potenziamento dei servizi. Si potrebbe così evitare l’ulteriore crescita del numero dei cittadini che, non potendo accedere alla sanità privata, rinunciano a curarsi”.

“Ricordo bene un video del 2020 davanti all’ospedale di Fossombrone – conclude Minardi – dove l’allora presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e il candidato presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli sparavano ad alzo zero sulla politica sanitaria della giunta Ceriscioli. In quel video, facilmente rintracciabile in rete, Meloni accusava il centrosinistra di aver creato cittadini di serie A, i residenti nelle città costiere, e cittadini di serie B, gli abitanti delle aree interne. La stessa, insieme ad Acquaroli, sosteneva la necessità di creare una rete della salute su tutto il territorio provinciale. Da allora sono passati cinque anni e di quella rete non solo non c’è traccia, ma la giunta di destra è riuscita a demolire e a rendere inefficiente anche ciò che esisteva allora”.

 

Renato Claudio Minardi

Consigliere regionale del Partito Democratico – Assemblea Legislativa delle Marche

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Pesaro Urbino Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!