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Fano, intesa tra Comune e Regione per il “Patto per la sicurezza”

Il vicepresidente regionale Rossi: "È uno strumento concreto con risorse da mettere subito a terra"

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"Patto per la sicurezza" sottoscritto a Fano

Una giornata simbolica per la Polizia Locale di Fano, nel solco della celebrazione dei 162 anni di storia del Corpo, è diventata anche l’occasione per aprire una nuova fase sul fronte della sicurezza urbana. Questa mattina il vicepresidente della Regione Marche, Enrico Rossi, con delega alla Polizia municipale e alle politiche integrate per la sicurezza, ha proposto ufficialmente al sindaco di Fano la sottoscrizione di un “Patto per la sicurezza” che insieme alla Prefettura di Pesaro Urbino consentirà di attivare risorse regionali dedicate.

«Proprio partendo da questo patrimonio e da alcuni episodi registrati di recente – ha spiegato Rossi – ho ritenuto opportuno proporre a Fano un patto per la sicurezza che consenta di rafforzare il presidio della Polizia Locale sul territorio». Il vicepresidente ha sottolineato che l’accordo potrà prevedere da un lato il potenziamento dei servizi, con più presenza in città, l’estensione dei turni e il rafforzamento dei controlli serali e notturni, anche nei quartieri; dall’altro investimenti per dotazioni e strumentazioni utili alla prevenzione e all’individuazione dei responsabili di episodi di microcriminalità, danneggiamenti e atti contro il patrimonio pubblico e privato delle attività e degli esercizi commerciali. «È uno strumento concreto – ha aggiunto – con risorse da mettere subito a terra. Questa è una proposta che oggi ho lanciato al sindaco, che l’ha immediatamente raccolta. Lo stesso invito lo rivolgerò al sindaco di Pesaro, Andrea Biancani, perché alcuni episodi avvenuti di recente richiedono un’azione coordinata interistituzionale. Ho avuto anche un confronto preventivo con il Prefetto, Sua Eccellenza Emanuela Saveria Greco, perché si tratta di un patto che dovrà essere sottoscritto tra Regione Marche, Prefettura e comuni interessati».

Il sindaco di Fano Luca Serfilippi ha confermato: «L’obiettivo è arrivare, in un arco di tempo breve, a un testo condiviso che metta a terra risorse per estendere i turni e far aumentare la sicurezza percepita in città. Per noi la sicurezza è prioritaria».

Il sindaco ha poi tracciato un bilancio dell’ultimo anno di attività della Polizia Locale, richiamando i dati più significativi: «La cosa più importante, per me, è quello che abbiamo fatto nei quartieri: da maggio abbiamo messo in strada 333 pattugliamenti di prossimità, abbiamo raccolto 110 segnalazioni direttamente dai cittadini e siamo intervenuti 905 volte su regolamento, decoro e sicurezza urbana. Questo dice che la Polizia Locale oggi è davvero vicina alla città. A questo si aggiunge tutto il lavoro “di base” del Comando: nel 2025 gli interventi delle pattuglie sono saliti a 10.066, la centrale operativa ha gestito 20.000 chiamate, abbiamo controllato 4.742 veicoli e 5.194 persone, abbiamo sequestrato 171 veicoli per irregolarità, abbiamo aumentato i controlli in ZTL con 1.263 sanzioni, contestato le mancate assicurazioni (171) e le mancate revisioni (675), e abbiamo svolto anche attività di polizia giudiziaria con 68 denunce, tra cui 6 per spaccio e 23 per ricettazione o furto. Sono numeri che descrivono una Polizia Locale più capillare ed efficace. Con il patto per la sicurezza proposto dalla Regione potremo mettere a terra risorse nuove e potenziare soprattutto i servizi serali e notturni».

Accanto al sindaco e al vicepresidente è intervenuta anche la comandante della Polizia Locale di Fano, Anna Rita Montagna, che ha ricordato la parte educativa e sociale del lavoro svolto dal Corpo: «Nel 2025 siamo entrati nelle scuole di ogni ordine e grado con il progetto “A scuola andiamo da soli”, portando educazione stradale e regole di convivenza. Abbiamo poi affiancato le grandi iniziative educative del territorio – come “Città dei Bambini” e i centri estivi – perché la sicurezza si costruisce prima di tutto con i più piccoli».

L’assessora alle Politiche Sociali Lucia Tarsi ha infine richiamato il percorso avviato con il progetto “Fano città amica delle persone con demenza”: «Insieme alla Federazione Alzheimer Italia, all’Amministrazione e a una rete di operatori e cittadini, abbiamo voluto coinvolgere anche la Polizia Locale con momenti di formazione dedicati. Era importante dare agli agenti strumenti concreti per riconoscere i segni della demenza e per interagire in modo empatico e rispettoso con chi può trovarsi in difficoltà o disorientato. In una comunità davvero amica della demenza tutti – anche chi garantisce la sicurezza – devono essere informati, saper comunicare e contribuire a ridurre ansia e stress nelle persone più fragili».

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