Pubblico entusiasta giovedì sera alla fine della prima di Carmen di Bizet al Teatro della Fortuna per la quinta edizione della Rassegna Lirica Torelliana. Un pubblico che è stato tra i protagonisti dell’intera serata e che alla fine ha generosamente ricambiato con più di 15 minuti di applausi le emozioni che lo spettacolo ha riservato loro.

Una Carmen costruita in uno spazio inconsueto pensato dal regista Renato Bonajuto e realizzato dallo scenografo Salvatore Simone che hanno utilizzato il praticabile che ricopre la platea del teatro durante il periodo di carnevale per stravolgere il rapporto tra scena e spettatori realizzandola al centro della platea e spostando l’orchestra sul lato opposto al palcoscenico sul quale campeggia uno schermo che trasmette immagini dei cantanti e sequenze da film e documentari storici.

Il pubblico quasi tutto sui palchi ha osservato lo spettacolo dall’alto come gli spettatori di una corrida osservano la plaza de toros. Quelli posizionati in platea, affianco a coristi e figuranti con i quali idealmente si mescolavano, hanno potuto, come hanno commentato all’uscita, sentirsi “dentro lo spettacolo” provando coinvolgimento ed emozioni nuove e gradite.

Insomma un “esperimento” fortemente creduto, voluto ed infine riuscito per il quale l’intera squadra del Teatro della Fortuna, artisti compresi, si è votata con impegno e dedizione.

Accolti con applausi calorosi tutti gli artisti, compresi il numeroso coro di voci bianche costituito dalle due compagini Incanto Malatestiano e Pueri Cantores e i danzatori del Balletto del Sud diretto da Fredy Franzutti, coreografo di successo il quale, con i suoi 38 anni si è sentito, a suo dire, l’anziano del gruppo. Franzutti, malgrado la sua ancora giovane età è tra i coreografi più apprezzati d’Italia che porta avanti con stile e professionalità la tradizione del balletto classico e che sarà ancora ospite del Teatro della Fortuna il 6 marzo con l’Uccello di fuoco di Stravinskij che conta nel cast un artista di fama internazionale come Lindsay Kemp.

La Carmen del Teatro della Fortuna ha divertito ed entusiasmato il pubblico che ha tributato il suo consenso nel modo più caloroso all’artefice di questo allestimento, il ventinovenne regista Renato Bonajuto (un giovane già quasi veterano con alle spalle 11 anni circa di regia, la sua prima volta avendo soli 18 anni) che alla sua uscita per i ringraziamenti, buon ultimo come vuole la prassi, su un palco ricoperto di fiori si è goduto applausi e incitamenti.

Fiori anche per Anna Malavasi e Paolo Pecchioli, entrambi debuttanti nel ruolo di Carmen ed Escamilllo. Completano il cast Fulvio Oberto, Don Josè, una bravissima ed applauditissima Alessandra Capici, Micaela, Vicenç Esteve, El Dancairo, Carlo Giacchetta, El Remendado, Antonio Marani, Zuniga, Daniele Girometti, Morales, Anna Caterina Cornacchini, Frasquita, Julia Samsonova-Chayet, Mercedes. Bravo il marchigiano David Crescenzi, direttore fra i più intelligenti e sensibili dell’ultima generazione, già apprezzatissimo nella recente prova della Cleopatra a Macaerata, che ha diretto l’Orchestra Sinfonica G. Rossini. Angelo Biancamano ha diretto il Coro del Teatro della Fortuna – Mezio Agostini.

Ospiti della serata anche il soprano Fiorenza Cedolins, stella del firmamento lirico mondiale, e Tiziana Fabbricini, soprano il cui successo cominciò nel 1990 alla Scala con Muti in una memorabile Traviata che ne decretò il successo e che l’ha “specializzata” nel ruolo che ha ricoperto per altre 150 volte nei teatro di tutto il mondo. Non hanno fatto mancare la loro presenza anche Alberto Zedda e Gianfranco Mariotti, direttore artistico e sovrintendente del Rossini Opera Festival di Pesaro la cui collaborazione diventa ogni anno più preziosa.

Sabato 31 gennaio (20.30) replica.

Info. Botteghino Teatro della Fortuna, tel. 0721.800750.

Dal Teatro della Fortuna