‘Parole in corso’ vince una classe di Tavullia
Sembrava una favola, invece è una storia molto bella cominciata qualche mese fa a Pian del Bruscolo e finita a Roma. Una bella storia perché il racconto scritto a diverse mani dagli studenti della classe II G della scuola media di Tavullia ha vinto il premio nazionale ‘Parole in corsa’, il concorso letterario per scrittori inediti proposto in tutta Italia dall’Associazione Nazionale Trasporti (Asstra), a cui
aderisce Adriabus.
"E’ una grande soddisfazione per gli studenti, che hanno sbaragliato il campo, confrontandosi anche con persone di età notevolmente superiore ai loro tredici anni – ha spiegato Massimo Benedetti, amministratore delegato di Adriabus -. Al di là del premio nazionale, come consorzio che riunisce aziende pesaresi di trasporto pubblico, siamo orgogliosi di aver portato in finale i nostri ‘piccoli clienti’, ma soprattutto della maturità e dello spessore del racconto che ha vinto meritatamente il premio".
Effettivamente, la giuria chiamata, presieduta dalla giornalista Anna Rita Ioni, chiamata a scegliere i migliori racconti provenienti dalla provincia di Pesaro e Urbino, era stata letteralmente travolta dai lavori degli studenti della scuola media di Tavullia: ben dodici, tutti molto interessanti e ben scritti, come prova il fatto che – nel dicembre scorso – due sono stati premiati nel corsa di una cerimonia, alla presenza dei vertici e di tutto il personale, viaggiante e non, di Adriabus.
"Sembrava già una cosa fantastica aver vinto in provincia – ha confessato con una punta di timidezza Enrico Pozzuoli, l’autore del racconto giudicato il migliore a livello nazionale e premiato a Roma -. Nessuno di noi ci pensava, ma certamente si tratta del successo di tutta la nostra classe perché quei racconti sono nati e sono stati scritti nella II G".
Nelle proposte arrivate ad Adriabus c’erano sia racconti tragici che divertenti, come quello di Enrico. E che sorpresa è stata per lui ritrovarsi a Roma, premiato fra tanti adulti. "C’erano altri scrittori dilettanti – ha detto -, alcuni con i capelli bianchi. E abbiamo vinto noi della III G, che abbiamo tredici anni: ero così emozionato che non riuscivo a ‘spiccicare’ una parola. E’ stato un momento incredibile”.
"Sono queste esperienze a far sì che per questa classe la scuola sia diventata parte della vita – ha dichiarato il presidente di Adriabus, Maurizio Mazzoli -. Non un luogo lontano dal resto del mondo, un’isola, ma un posto dove mettersi in contatto con gli altri. Anche questo concorso è stato un’occasione di confronto. Perché la scuola, quella vera si sperimenta fuori dall’aula, in mezzo alla gente, magari anche all’interno di un autobus durante una di quelle giornate che sembrano uguali e che, invece, trasformano un sogno in realtà".
Alla fase provinciale di ‘Parole in corsa’ sono pervenuti quest’anno circa 60 racconti, scritti da autori non professionisti: l’anno scorso, all’esordio di questa iniziativa, erano stati 44.
Da Studio Mirò – Pesaro
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