Nella sera del 2 agosto un 52enne pesarese è stato vittima di accoltellamento da parte del fratello in seguito a una lite familiare. Sono stati i carabinieri di Tavullia a chiedere alla caserma di Borgo S. Maria d’intervenire d’urgenza in aiuto dell’uomo trovato accoltellato e in pessime condizioni.

Prontissimo anche l’intervento del 118 che ha condotto il malcapitato in ospedale San Salvatore per le cure mediche con prognosi di 15 giorni. È grazie all’aiuto di un amico di famiglia che, trovando l’uomo in fuga e insanguinato, lo ha accompagnato alla caserma dei carabinieri di Tavullia, che la vittima non ha subito conseguenze maggiori.

Secondo le dichiarazioni dell’uomo, la lite è stata scatenata da una discussione sulla cena e sulla pianificazione della spesa settimanale. Ne è subito scaturita un’accesa polemica su questioni economiche e, nello specifico, sul denaro chiesto insistentemente dal fratello 50enne dell’accoltellato soggetto a problemi di alcolismo ormai da tempo. Proprio in un momento di tregua, la vittima è stata aggredita ripetutamente dal fratello con un coltello da cucina con lama di 25 cm (poi fortunatamente staccatasi dal manico) riportando ferite gravi all’orecchio e al costato (con profondità di 8 cm).

La compagnia dei carabinieri diretta dal capitano Giuseppe De Gori ha iniziato subito le ricerche dell’aggressore, fuggito a piedi nella notte, setacciando tutta la zona e riuscendo a trovare il colpevole rifugiatosi in un casolare abbandonato circostante. L’uomo, in evidente stato confusionale ha ammesso la lite negando però l’accaduto, è stato arrestato con l’accusa di aggressione e lesioni aggravate e dopo che l’autorità giudiziaria ha confermato l’arresto ha patteggiato la pena a 10 mesi di reclusione.