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Pesaro: il ministro Dario Franceschini al concerto diretto da Riccardo Muti

Cherubini in scena con Schubert e Čajkovskij. E il sindaco svela "L'Ora di Rossini"

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Ci sarà anche il ministro Dario Franceschini, martedì 16 dicembre, al concerto dell’Orchestra Cherubini diretta da Riccardo Muti al Rossini. Lo hanno comunicato il sindaco Matteo Ricci e il vicesindaco Daniele Vimini. “Per la città – ha ribadito il sindaco – sarà un grande evento, che andrà al di là del concerto in sé. Nel pomeriggio, per l’occasione, organizzeremo un’iniziativa pubblica dove rilanceremo le ragioni e i motivi della nostra candidatura al riconoscimento Unesco di ‘Città della musica’. E lo faremo con a fianco il governo del Paese“.

Insomma, in attesa che l’Unesco si pronunci, entro la fine di novembre, il messaggio parte comunque: “In ogni caso Pesaro è già «Città della musica». Aspettiamo il riscontro. Ma se non arriverà, in questa prima fase, andremo ugualmente avanti sulla strategia incentrata sull’identità musicale. Non solo a livello comunicativo ma anche sul piano economico e turistico“. Per rafforzare il progetto, e recepire le indicazioni pervenute, rispetto alle proposte del passato, si punta a sdoganare la musica in tutti i luoghi: “Così potremo giocarci più chance per la certificazione. L’Unesco ci richiede una chiarezza maggiore sulla diffusione dell’offerta musicale, spalmata su tutto l’anno“. Tradotto: “La città della musica deve avere la musica, in tutte le sue forme ed espressioni. E’ anche per questo che abbiamo fatto l’ordinanza per permettere la musica dal vivo nei locali. Ma non ci fermeremo“.

Il prossimo passo, ha proseguito Ricci, “è sdoganare Rossini. Che è compositore pop. Il nostro tentativo è costruire sulla sua musica un brand per la città. Non solo per il Rof, che ha un valore mondiale ed è un punto fermo e inamovibile“. Con iniziative “comunque di qualità, mai kitsch. Per questo, prima chiediamo sempre il placet di Mariotti“. Così il sindaco svela «L’ Ora di Rossini», il cui “numero zero” sarà domenica 9 novembre: “Stiamo rifinendo gli ultimi dettagli. Ma l’esperimento è questo: ogni domenica, per un’ora, dalle 18, il centro verrà ‘inondato’ dalle musiche del Cigno, che saranno amplificate da cortili e vie della città“. Non solo: “Ogni volta programmeremo performance musicali dal vivo e iniziative culturali collaterali. Unendole alle attività che nel centro stiamo provando a far nascere“. La sfida “è rafforzare l’identità musicale della città. L’abitudine e la cadenza settimanale dell’iniziativa faranno aumentare la consapevolezza delle potenzialità. Crediamo che l’operazione generi un impatto positivo per tutti. Naturalmente è un esperimento: strada facendo prenderemo le misure. Ma può diventare una caratteristica e una peculiarità pesarese per tutto l’anno. E sta dentro la concezione di città più vivace“.

Cresce già l’attesa, dunque, per la giovanile Cherubini, tra i progetti più amati nell’esistenza di Muti, che andrà in scena con un programma interamente modulato sull’800. Franz Schubert, con la sinfonia “Tragica”, in do minore. A cui si aggiungerà la “quinta” di Pëtr Il’ič Čajkovskij, in mi minore. Un altro colpo messo a segno dall’Ente Concerti: “Era l’unica perla che mancava alla storia della musica della città“, ha raccontato il presidente Guidumberto Chiocci. Che ha concluso un corteggiamento durato anni: ” Appena Muti ha comunicato la sua disdetta dagli impegni romani ci siamo buttati. Si è creata una congiunzione astrale felice e ora presentiamo un appuntamento imperdibile. Lo abbiamo anche invitato per una lezione-concerto su Rossini, con lui al pianoforte, il prossimo 29 febbraio (ricorrenza della nascita del Cigno, ndr). Ancora è una richiesta ‘in fieri’: il Maestro, intanto, è stato cortese. Ci ha detto che ha preso in considerazione la possibilità. Ma ancora è tutto in divenire“.

L’Amat gestirà la biglietteria: “Pesaro è sempre più avanguardia – ha evidenziato il direttore artistico Gilberto Santini -. Dal primo gennaio diventiamo circuito musicale, ci prepariamo a un triennio di grande progettazione“. Sui biglietti: “Per i prezzi abbiamo equiparato l’appuntamento alle seconde recite del ‘Barbiere’ del Rof (dai 20 euro del loggione a salire, ndr). Un concerto di grandi dimensioni: sono un centinaio i musicisti in scena. Prelazione naturalmente riservata agli abbonati alla stagione dell’Ente. Il 17 e il 18 novembre sono i giorni dedicati alla vendita libera e a chi vorrà mettersi in fila. I tagliandi in ogni caso ci saranno“». Soddisfatto anche Federico Mondelci, direttore artistico dell’Ente Concerti: “Ho già lavorato con Muti, lo ritroverò con piacere“. Per il vicesindaco Daniele Vimini, “ospitare un concerto del genere è un segnale importante dello stato di salute delle istituzioni culturali pesaresi e marchigiane. Siamo una piazza che regge questo tipo di eventi. Con l’Unesco abbiamo attivato canali diretti per capire a che punto siamo, speriamo nell’esito positivo. Anche se il tema necessita di un approccio diverso su tutte le forme musicali, più ampio rispetto al passato. Ma la conferma della presenza del ministro Franceschini ci consente di rilanciare sulle idee strategiche della città in ambito culturale. E quindi anche sul progetto di ‘Città creativa della musica’“.

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