Lunedì 16 Agosto, al Giardino delle arti, continua la rassegna di musica demenziale con la Al Cappone Band: Riccardo Poto alla voce e chitarra, accompagnato da Sunday the Park al basso & Charlie Lightness alla chitarra elettrica, proporrà brani come “Sciubte dria m’al bar” e “ Ode Al Cappone ” tratti dall’album “Se non si da si ossida” (sottotitolo se si ossida non si da più) e brani inediti come “Aggia murì “.

I testi, di Riccardo Poto e Tony Scrima, affrontano con ironia problematiche sociali parlando degli ultimi ma soprattutto dei penultimi.

Martedì 17 agosto, invece, sarà il turno dei I rari ramarri rurali. La band si presenta come “Eco – folk – blues – agri – barricadero”, perché  _ scrivono sul loro sito  _ “siamo prossimi alle tematiche ecologiste, e non per moda o sentito dire, e per contenuti veraci ci vuole musica verace come il liscio e il folk, ovvero la musica popolare, ma suoniamo anche il blues e il  rock e affrontiamo temi politici (e come si fa ad ignorarli?)“.

Mercoledì 18 agosto un’incursione nella musica west coast con i Crossroad. Brani di Crosby Stills Nash and Young, James Taylor, Eagles, America, tutti rigorosamente in acustico, con Marco Fattorini al pianoforte, Riccardo Poto alla chitarra e voce, Francesca Mazzi alla voce.

Giovedì 19 torniamo nel Montefeltro con le canzoni in dialetto urbinate di Duccio Marchi, presenti nel disco “Se vo’ veda le belle d’Urbin”. Il maggiore esponente della canzone dialettale, da anni presente sulle scene prima con il mitico gruppo Duccio e le birre medie ora con una band di musicisti che suonano strumenti surreali.

Duccio riunisce la disincantata visione del quotidiano alla sagacia dello spirito popolare. Grande hit “Le rotatorie” , il suo ultimo pezzo che descrive le rotatorie tra Pesaro e Urbino. Ingresso €uro 5 inclusa la consumazione, con tessera dell’associazione.

Info: 3357128271, info@ilgiardinodellearti.it; sito web: www.ilgiardinodellearti.it

dal Giardino delle arti