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Pasta illegale messa in vendita nei supermercati del pesarese, sequestrata

Il cibo aveva una quantità di proteine inferiore ai limiti di legge

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Pasta vietata in vendita e sequestrata

Il Gruppo Carabinieri Forestale di Pesaro-Urbino – NIPAAF, ha accertato la vendita di pasta etichettata con mendaci indicazioni nutrizionali e priva del contenuto proteico minimo per essere commercializzata in Italia.


Le confezioni di pasta, rinvenute in commercio in Provincia di Pesaro, ma distribuite presso una nota catena della Grande Distribuzione Organizzata, riportavano il Claim nutrizionale “ad alto contenuto di proteine”, mentre dalle analisi effettuate è emerso che il tenore proteico era addirittura inferiore ai limiti di legge (ai sensi del DPR 187/2001, su 100 grammi di prodotto secco, occorre avere un minimo di 10,5 g di proteine per la pasta di semola di grano duro e di 11,5 g per il semolato).

Le indagini, dopo un primo sequestro d’iniziativa del NIPAAF di Pesaro Urbino (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale), sono state coordinate dalla Procura di Pesaro ed hanno portato al sequestro preventivo, disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari, di circa 45 tonnellate di pasta presso lo stabilimento di produzione e presso la piattaforma di distribuzione dell’Azienda ed hanno coinvolto nell’esecuzione del provvedimento i reparti dei Gruppi Carabinieri Forestali di Marche, Emilia Romagna e Lombardia.

Le ditte produttrici, per conto dei responsabili iscritti nel registro degli indagati, hanno immediatamente ritirato il prodotto presente negli scaffali dei punti vendita della GDO, destinandolo, con l’assenso della Procura, all’alimentazione del bestiame.

La condotta del produttore e del confezionatore delle etichette potrebbe integrare il reato di frode nell’esercizio del commercio.

Il Nucleo investigativo ha altresì elevato sanzioni amministrative per oltre 6.000, euro per la violazione del D.vo 109/92 in relazione alle “pratiche leali d’informazione” di cui all’art. 7 del  regolamento UE n. 1169/11.

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