Fano è la città del carnevale. Per questo qui da noi il carnevale dura tutto l’anno. Il motivo è semplice, il nostro è il carnevale più antico d’Italia, anzi,potremmo tranquillamente dire che l’abbiamo inventato noi. Altri luoghi si fregiano di questo primato ma si sbagliano.

 

Il nostro però è un carnevale particolare, è quello dove sfilano i pupi, i quali nulla hanno a che vedere con quelli siciliani che si muovono grazie a fili tenuti in mano dai pupari. I nostri pupi vivono di vita propria, nascono generalmente in quella zona grigia che è il consiglio comunale e si nutrono di politica.

Bisognerebbe preservarli, tenerli sotto teca per non farli deperire e coinvolgere l’Unesco per la conservazione di così tanto patrimonio. Partiamo dal sindaco che ha appena dichiarato che tornerà a zappare la terra, professione che secondo noi non avrebbe mai dovuto abbandonare.

Che dire della Cuccuzza che nel cognome ha scritto il proprio destino? Dopo il ratto dei pesci, l’assessora si è presentata al Porto per spiegarci la teoria della compensazione: “Noi ci prendiamo i pesci, in compenso vi verniciamo le panchine…” Un’offerta che ci ha profondamente deluso, speravamo in qualcosa in più, magari saebbe stato sufficiente aggiungere un paio di specchietti, delle perline e qualche conchiglietta…

E di Mancinelli, il “Dostoevski de noaltri”? Mentre pensa di salvare il mondo con la bellezza, scrive una lettera al padre la infila in un libro dal titolo significativo “Feria a Fano”, che pubblica a spese dei contribuenti (chiamalo idiota)…

I pupi si dividono in due categorie: quelli freschi che vanno consumati sul posto e quelli da esportazione; di quelli da esportazione fanno parte Carloni che prima di iniziare la carriera politica pesava circa ottanta chili ma dopo sette anni di attività mandibolare “er ganassa”, si è trasformato in un politico di grande peso!

Ma il campione assoluto, quello che detiene il primato dell’incoerenza, colui che solo qualche mese fa voleva mandarci tutti a… Cattolica, lui che da tempo è in testa alla nostra personalissima classifica, the winner is: Zaffini! Dovete sapere che qualche giorno fa il padano tascabile, dichiarava alla stampa che si sarebbe fatto promotore di un’iniziativa per cambiare nome alla nostra provincia, da PU vorrebbe trasformarla in PUF.

Non è uno scherzo è la pura verità, con un ragionamento degno del miglior azzeccagarbugli, vorrebbe trasformare la nostra provincia bella nella terra dei Puffi. Il motivo di tale richiesta è evidente. Siccome il leghista di casa nostra più che ad Alberto da Giussano assomiglia ad Albertino, perchè è alto poco più di un barattolo, vorrebbe trasferire tutti quelli che superano il metro e sessanta a Senigallia città storicamente nota per l’accoglienza.

Ciò darebbe modo alla nostra camicetta verde di mostrarsi come una sorta di “primus inter pares”. Chissà quanti acchiappi tra le puffette fanesi… Questa puffa idea avrebbe anche una ricaduta economica perché “più piccini siam e meno consumiam” inoltre darebbe ulteriore sviluppo al puffo turismo, frotte di bambini trascinerebbero i loro genitori a Fano per trascorrervi le puffe vacanze.

Bisognerebbe però tenere d’occhio Gargamella e la sua gatta Birba, ma per quest’incombenza ci si potrà sempre rivolgere al Grande puffo, il ministro dell’interno Maroni che ci invierà i puffi poliziotti. A tutti i pupi in circolazione, vogliamo ricordare che prima o poi il carnevale finirà e anche per loro inizierà la Quaresima…

dal ‘Fronte del porto’