Cgil Pesaro: blocco delle forniture alla Tallarini. Gli operai non possono lavorare
Si aggrava la crisi della ditta, desolazione all’interno degli stabilimenti. Sconforto e desolazione all’interno degli stabilimenti della Tallarini Guido snc di Schieppe di Orciano e Sant’IppolitoLa “cautela” delle banche nei confronti del rifinanziamento della ditta produttrice di carpenteria pesante si è tradotta fino a questo momento in un acconto di circa 1000 euro per i 130 dipendenti che da novembre non percepiscono alcun salario.
Da giovedì 7 aprile, infatti, a causa del blocco delle forniture gli operai della fabbrica non possono lavorare. A parte qualche impiegato, 81 lavoratori sono in cassa integrazione straordinaria mentre altri hanno utilizzato giorni di fere arretrati.
Questo perché mancano i materiali che i fornitori non consegnano dal momento che non sono stati pagati. Il lavoro ci sarebbe, insistono i sindacati, l’azienda è piena di ordini acquisiti eppure stamani nessuno ha potato lavorare.
“La situazione sta diventando drammatica anche perché la crisi è finanziaria e non produttiva” insistono Marco Monaldi (Fiom) Mauro Masci (Fim) e Paolo Rossini (Uilm).
Nei giorni scorsi i lavoratori avevano scioperato a oltranza, bloccato la strada di Calcinelli davanti alla Banca delle Marche e dopo un incontro col Prefetto e il presidente della Provincia avevano ricominciato a sperare; attendevano chiarezza soprattutto dall’incontro di mercoledì 6 aprile tra sindacati, azienda e lo studio di consulenza che ha elaborato il piano di risanamento finanziario e industriale dell’azienda. Invece gli stabilimenti ora sono fermi e sembra sempre più lontana la possibilità di ottenere almeno quanto spetta loro dopo aver lavorato da novembre a oggi.
“E’ tutto bloccato – dicono Fiom e Fim e Uilm– la Nuovo Pignone ha pagato ma i soldi evidentemente sei li sono presi le banche. Se nel giro di pochi giorni non si trova una soluzione, la Tallarini chiuderà i battenti e, con essa, circa 120 persone resteranno senza lavoro”. Nel frattempo Prefettura e Provincia si sono nuovamente mobilitate, non rimane che attendere.
da Marina Druda
Cgil Pesaro Urbino
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