Indetto dalla Filcams Cgil in protesta alle trattativa per il rinnovo del contratto, alla riduzione della copertura per malattia e alle deroghe al Ccnl

Sabato 9 luglio la Filcams Cgil (commercio e terziario), ha proclamato uno sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori in tutti i punti vendita di Coop Adriatica e delle aziende che applicano il contratto nazionale della distribuzione cooperativa. La decisione è stata presa dopo una serie di incontri, per il rinnovo del contratto, iniziata a settembre dello scorso anno.
 

“A distanza di mesi il confronto ha assunto aspetti preoccupanti – spiega la Filcams-, in quanto le controparti vogliono abbassare il costo del lavoro attraverso una riduzione del salario e dei diritti”.

Per la Filcams non è accettabile ciò che sostiene l’Associazione delle cooperative di consumo ovvero che “l’aumento della concorrenza, la crisi e il contratto firmato in Confcommercio impongono una riduzione dei costi e quindi un riallineamento con il commercio privato”.

Questo, nei fatti, per il sindacato, significa: 40 ore di lavoro settimanale anziché 38 per i neo assunti, per tutti riduzione del 5 per cento di tutte le maggiorazioni (straordinari, festività),  possibilità di deroga al contratto nazionale.

Inoltre, secondo la Filcams, “si vorrebbero limitare le materie di contrattazione aziendale come l’organizzazione del lavoro, la salute e la sicurezza e depotenziare il “confronto finalizzato all’intesa” che è una delle principali modalità di confronto tra azienda e sindacati. Infine, si punta a ridurre la copertura della malattia. 

Per la Filcams tutto ciò significa creare un contratto di serie “B” per i nuovi assunti, perdere conquiste sociali come il pagamento della malattia e introdurre un sistema di derogabilità in grado di vanificare il contratto collettivo nazionale di lavoro. Inaccettabile, ribadisce l’organizzazione dei lavoratori del commercio Cgil, dunque sciopero.

dalla Cgil di Pesaro e Urbino