Marotta unita, D’Anna chiede che a decidere sia la popolazione interessata
Marotta ha cercato fin dall’immediato dopoguerra di avere una sua identità, in quanto a seguito dell’incremento demografico, sentiva la necessità di un Comune autonomo o comunque di un governo unitario del territorio, ora come allora, diviso in tre Comuni (Fano Mondolfo San Costanzo).
In virtù di ciò, pur essendo mutato il quadro legislativo che non permetteva più l’istituzione di un Comune autonomo, rimanevano immutate le istanze della popolazione: avere una guida amministrativa unica almeno per il territorio diviso tra il Comune Di Fano e quello di Mondolfo ( S. Costanzo ne detiene una parte molto piccola ).
Da ciò scaturì la raccolta di firme che portò al referendum del 1981 in cui si chiedeva di unificare il territorio di Marotta di Fano sotto l’amministrazione di Mondolfo. Ma questa consultazione nacque nel segno di un peccato originale poiché la Regione dopo un consulto giuridico sul concetto di “popolazione interessata” decise di far votare tutto il Comune di Fano oltre che quello di Mondolfo: l’esito negativo era certo visto che tra l’altro Fano temeva di andare sotto i 50.000 abitanti con conseguente perdita di denaro pubblico statale. In questi ultimi anni Fano ha superato i 64.000 abitanti e il problema non si pone.
Oggi dopo una nuova raccolta di firme (5.199 in pochi mesi) si ripropone il tema fondamentale di individuare chi sia la “popolazione interessata” espressione letterale utilizzata dalla normativa in merito. Le sentenze in merito succedutesi dopo il 1981 per casi analoghi verificatisi in altre Regioni, hanno meglio definito la materia applicando il concetto di “interesse legittimo“.
In altre parole se da un lato il territorio oggetto di distacco è molto limitato e in tale territorio non vi sono strutture o infrastrutture di rilevante importanza e dall’altro la popolazione coinvolta è percentualmente bassa, è legittimo far votare solo quella popolazione (Marotta di Fano) e non tutto il Comune.
Concludendo dovrebbe, a rigor di logica, essere Marotta di Fano a decidere il proprio futuro e da questa decisione l’amministrazione che ha lavorato bene non avrà nulla da temere.
da Giancarlo D’Anna
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