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Pesaro, i dati degli Stati Generali della Cultura e del Turismo 2025/26

Il sindaco Biancani: "Pesaro è un punto di riferimento per tutta la regione e merita una strategia condivisa e strutturata"

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Andrea Biancani

Questa mattina Palazzo Montani Antaldi ha ospitato gli Stati Generali della Cultura e del Turismo 2025/2026; con focus su Cultura, Turismo, Cantieri in corso e Visit Pesaro. Un appuntamento importante che conferma il ruolo centrale della città sotto il profilo della promozione e programmazione culturale.

Ad aprire i lavori è stato il sindaco Andrea Biancani che ha illustrato le novità: «Il 2025 è stato l’anno in cui abbiamo rinnovato la nostra programmazione culturale e turistica, introducendo strumenti più efficaci per promuovere Pesaro e valorizzare la sua identità. Abbiamo investito in comunicazione, brochure, tour culturali e nuovi format di eventi, aumentando l’offerta anche fuori stagione grazie all’Auditorium Scavolini e alla Vitrifrigo Arena. Stiamo lavorando per rendere Rossini sempre più centrale nella narrazione della città, con itinerari dedicati e grandi appuntamenti come il ROF, che ci garantiscono una visibilità internazionale. Allo stesso tempo continuiamo a rafforzare l’accoglienza, grazie al lavoro dei nostri albergatori e a una collaborazione sempre più stretta con il comparto ricettivo. I dati di sentiment confermano un’immagine di Pesaro accogliente, organizzata, vivace e ideale per chi cerca cultura e relax. Ora chiediamo alla Regione Marche un impegno concreto: sostenere la candidatura Pesaro-Urbino 2033 e rafforzare la promozione del territorio, perché Pesaro è un punto di riferimento per tutta la regione e merita una strategia condivisa e strutturata»

L’intervento completo del sindaco Biancani qui.

I dati di una Pesaro che continua a crescere

Daniele Vimini, vicesindaco assessore alla Cultura e al Turismo ha fatto focus sui dati dell’anno: «Gli Stati Generali della Cultura e del Turismo – ha detto – servono a fare il bilancio della stagione precedente — che ormai coincide con l’intero anno, dal momento che la stagione turistica sta effettivamente diventando di dodici mesi, come auspicato per la destagionalizzazione — e ad annunciare i temi più importanti dell’anno successivo. Per leggere correttamente l’anno appena trascorso, così come quello in corso, è importante partire dai dati, in particolare da quelli della tassa di soggiorno, che rappresentano un indicatore preciso perché corrispondono a ciò che i turisti versano direttamente alle nostre strutture ricettive. I numeri registrati sono straordinari: +23% rispetto al 2023, che già era stato un anno importante per il nostro turismo grazie all’anticipazione della Capitale, e +2,5% rispetto al 2024, che avevamo considerato quasi irripetibile poiché eravamo Capitale Italiana della Cultura». «Questi risultati – ha aggiunto – confermano il lavoro di consolidamento avviato sul turismo culturale, sportivo e congressuale: i tre assi del turismo pesarese che oggi stanno producendo effetti tangibili. Il dato appare ancora più significativo se si analizza il periodo gennaio–giugno, il cosiddetto periodo “senza mare”, in cui è tradizionalmente più difficile garantire continuità al di là delle festività. È proprio in questi mesi che si registra la crescita più rilevante. Ciò dimostra che non tutto è risolto, ma che la direzione intrapresa è quella giusta: una strategia in cui la cultura funge da traino e lo sport rappresenta un volano straordinario. Va inoltre considerato che, per scelta dell’Amministrazione, tra gli altri, gli under 18 sono esentati dal pagamento della tassa di soggiorno: ciò significa che tutte le loro presenze, spesso legate al turismo sportivo, non vengono contabilizzate, ma che contribuiscono in modo decisivo alla vitalità e al valore complessivo del settore». «È questa la strategia su cui intendiamo continuare a lavorare – continua Vimini – coinvolgendo sempre più l’intera provincia, per trasformare l’esperienza di Pesaro 2024 in una visione più ampia: una strategia “Pesaro Urbino” orientata verso la candidatura a Capitale Europea della Cultura 2033». Sul tema, il vicesindaco ha precisato: «Prenderemo quanto di bello abbiamo messo in campo con la Capitale italiana a partire dal progetto “50×50 Capitali al Quadrato”, in cui tutti i Comuni della provincia sono stati coinvolti alla pari. Da qui ripartiremo con una naturale preminenza di Pesaro, Urbino e Fano. Lo faremo con questo patrimonio acquisito di esperienza, di sapere fare, di visibilità e riconoscibilità, e di rapporti personali e umani che rappresenta un punto di partenza di valore, solido e unico, che nessuna delle altre città in Italia — che si sono candidate o pensano di farlo — possono vantare». «L’approccio alla candidatura 2033 conterà su un “essere Capitale” che, per come la vede Pesaro, vuol dire guardare a tutta la Regione, pensando alle 5 province (così come abbiamo co-progettato settimanalmente i Comuni “Capitali al Quadrato”) attraverso una vera co-progettazione, a partire dai capoluoghi e dalle provincie delle Marche, con una programmazione trimestrale. Ciò significa che ciascuna avrà una stagione dedicata e ciò vuol dire avere, davvero, un programma condiviso che valorizzi il territorio, mettendo insieme, senza alcuna dispersione di creatività, innovazione, tecnologie, cultura, arti, valori, energie e persone» ha concluso Vimini.

Silvia Luconi, sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale delle Marche:

«Il turismo e la cultura rappresentano volani fondamentali per lo sviluppo dei territori. Il turismo è un motore economico articolato, che pur nella sua autonomia, necessita di essere guidato con visioni strategiche e mission chiare per indirizzarne lo sviluppo verso gli ambiti più concreti per ciascun territorio. Gli importanti risultati raggiunti dalla Regione Marche negli anni, anche nel periodo pre-Covid, dimostrano l’efficacia della scelta, voluta fortemente dal Presidente Acquaroli, di puntare su asset strategici come i borghi, la destagionalizzazione, il turismo esperienziale e l’enogastronomia. Queste politiche hanno permesso di superare il tradizionale “mordi e fuggi” a favore di un turismo di qualità, capace di offrire una visione territoriale a 360° e una presenza costante 365 giorni l’anno. Per garantire il massimo impatto delle politiche regionali è fondamentale il dialogo costante con i corpi intermedi, le associazioni di categoria e tutti i portatori di interesse. Solo attraverso questa collaborazione i provvedimenti e gli investimenti regionali potranno essere tradotti in azioni concrete dalle amministrazioni locali, assicurando il più ampio respiro possibile alle iniziative di sviluppo turistico e culturale del territorio».

Mario Romanelli, sales director The Data Appeal Company

«Dopo i risultati straordinari del 2024, legati a Pesaro Capitale italiana della cultura, la città continua a mantenere un alto apprezzamento online. Il racconto digitale conferma un trend positivo, segno che la qualità percepita resta elevata anche nell’anno successivo all’evento». Romanelli ha illustrato che l’analisi realizzata da Data Appeal «è stata fatta su 1.100 attività monitorate e 40.000 tracce digitali raccolte tra gennaio e novembre 2025, comprendenti affitti brevi, attrazioni, locali e ristorazione e ricettività. Questo monitoraggio misura l’appeal digitale, ovvero ciò che viene detto online su attività e territorio, materiale utile per chi non è mai stato in città». E ancora, «Il sentiment della destinazione Pesaro rimane sopra quota 80 (nel dettaglio 82,9/100) e migliora rispetto allo stesso periodo del 2024 (che era di 82/100), nonostante quell’anno fosse già eccezionale grazie al titolo di Capitale italiana della cultura». Romanelli ha indicato che circa «il 73% della narrazione online su Pesaro proviene da utenti italiani» e che «stimolare il racconto di terzi sul territorio contribuisce a costruire l’identità digitale della città». Poi ha evidenziato l’importanza delle piattaforme di prenotazione: «La narrazione su Pesaro che raccogliamo online proviene, per il 73,1%, da recensioni, ratings e feedback di utenti provenienti dalla piattaforma Booking.com. L’uso complessivo delle online travel agencies per le prenotazioni attesta al 47,2%, il «tasso di saturazione» delle strutture, un indicatore della capacità ricettiva durante l’anno che mostra anche il buon andamento della destagionalizzazione del turismo nel territorio pesarese. Romanelli ha inoltre suggerito una «maggiore gestione del racconto online degli attrattori culturali come i musei da parte degli amministratori. Questo consentirebbe di gestirne al meglio la reputazione, con più interattività». La reputazione complessiva della città, rispetto agli “attrattori” complessivi «è pari all’88,8/100, leggermente inferiore all’anno precedente (89,5/100), quando l’effetto Capitale italiana della cultura rendeva più centrale il racconto culturale». Romanelli ha concluso parlando dei borghi, «dove le iniziative locali stanno creando micro-legami che rafforzano la narrazione complessiva del territorio», e ha ricordato il valore dei «dati alternativi, strumenti preziosi per capire come Pesaro viene percepita e per orientare le strategie future».

Matteo Rombolini, coordinatore progetto Visit Pesaro

«Visit Pesaro nasce dalla volontà dell’Amministrazione comunale di dare alla città una nuova identità e un nuovo modo di comunicare la ricchezza del nostro territorio, sia ai cittadini sia ai visitatori. Volevamo un progetto capace di raccontare Pesaro con un linguaggio contemporaneo, immediato, coinvolgente, che funzionasse allo stesso tempo come strumento di promozione e come archivio permanente della nostra vita culturale. Per farlo siamo partiti dalle basi: stiamo realizzando un censimento completo degli eventi cittadini, raccogliendo e producendo foto e video che possano essere diffusi e, allo stesso tempo, conservati come patrimonio documentale. Questo ci permette di valorizzare ciò che accade in città e di renderlo accessibile a tutti, in modo chiaro e riconoscibile. I dati dei primi mesi ci confermano che la direzione è quella giusta: ad esempio la nostra pagina Instragram ha registrato 220 mila visualizzazioni in soli 30 giorni, e 626 mila visualizzazioni guardando una finestra più ampia di 90 giorni, senza investire un solo euro in sponsorizzazioni. Un risultato che dimostra quanto sia forte l’interesse per Pesaro quando la si racconta con qualità. Da oggi è inoltre online il nuovo portale Visit Pesaro, che è attualmente in fase di implementazione: continueremo ad arricchirlo con contenuti, percorsi, immagini e servizi per renderlo uno strumento sempre più utile per chi vive Pesaro e per chi la sceglie come destinazione».

Gli Stati Generali della Cultura e del Turismo 2025/2026 si sono resi possibili grazie all’importante collaborazione di Fondazione Cassa di Risparmio, nella figura del presidente Marco Cangiotti e dello staff, che hanno messo a disposizione dell’amministrazione comunale i locali di Palazzo Montani Antaldi.

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