Continuano a registrarsi in città furti in abitazioni private nel corso delle quali viene sottratto denaro contante ed oggetti di valore facilmente asportabili ed occultabili come video games, P.C. portatili e simili.

In gran parte dei furti l’accesso alle abitazioni da parte dei ladri è avvenuto senza effrazione poiché i proprietari per dimenticanza o a causa delle forti temperature avevano lasciato aperte le finestre. Solo in un caso il personale del 113 è intervenuto d’urgenza per un furto aggravato nel comune di Pesaro.

Nei giorni scorsi due donne, che asserivano di essere due dipendenti postali, erano riuscite a convincere un uomo a farle entrare all’interno della propria abitazione; lì il proprietario mostrava loro una serie di banconote, per un totale di 1400 Euro, per verificare se fossero false. Effettuato il falso controllo e riposto il denaro in un comò le due donne si sono allontanate, ma il proprietario dell’abitazione – insospettito da tutta l’operazione – andando a ricontrollare il denaro, si accorgeva che gli era stato interamente sottratto.

Simile il tentativo di truffa avvenuto ai danni di una donna nella scorsa settimana, in questo caso le due si fingevano dipendenti bancarie. La proprietaria, insospettita dalle domande e dal comportamento delle due donne, è riuscita a metterle in fuga senza che potessero prelevare nulla, tuttavia non è stato possibile fermarle dato che avevano fatto perdere le loro tracce.

La Questura di pesaro e Urbino invita la cittadinanza a mettere in atto alcune semplici misure per evitare spiacevoli inconvenienti: non tenere alcuna finestra nè porta aperta, assicurare le chiusure a chiave anche se si devono fare spostamenti brevi, segnalare al 113 qualsiasi presenza di persone sospette che richiedano denaro ed evitare di lasciare incustoditi  sotto agli ombrelloni marsupi, borse, cellulari o altri oggetti di valore.

Di Alberto Bartozzi