Sono ben 65 le scosse di terremoto che stanno interessando le regioni Umbria, Marche e Toscana dal 18 al 25 marzo 2014. Nello specifico sono comprese le aree del bacino di Gubbio, l’alto pesarese e l’urbinate, l’aretino.

Una serie impressionante di movimenti sismici di bassa intensità, tutti compresi tra un grado di magnitudo (Ml) inferiore a 2 e di poco superiore a 3 (3.3 la più forte). Tutti movimenti tellurici che in realtà rientrano nella normale attività sismica della zona, stretta tra la costa e l’appennino umbro marchigiano, ma che in effetti stanno creando un po’ di paura e apprensione nella popolazione.

Per il momento non si registrano danni in nessuna delle zone interessate, anche se quella umbra sembra è la più coinvolta, dato il maggior numero di scosse di terremoto che hanno epicentro nelle polmone d’Italia.
Le Marche non sono da meno, dato che il vicino distretto sismico del Metauro risulta essere tra i più attivi al momento con tre scosse di 3.3. e 3.4 gradi della scala Richter.

Tra i comuni pesaresi più vicini agli epicentro delle scosse, si trovano Apecchio, Mercatello sul Metauro, Piobbico e Sant’Angelo in Vado.

di Carlo Leone