Un imprenditore pesarese è finito a processo davanti al tribunale di Ancona per detenzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale aggravata. La segnalazione alla Procura della Repubblica è partita da cinque vittime dell’uomo, C.F., costituitesi parte civile.



L’imprenditore della provincia di Pesaro Urbino avrebbe adescato le ragazze, tutte minorenni, attraverso Facebook, fingendosi una ragazza di poco più grande, così da potersi scambiare materiali compromettenti. Il raggiro sarebbe avvenuto con ragazze sparse per tutta Italia, oltre 20.

Le cinque giovani costituitesi parte civile avranno una provvisionale di circa 10.000 euro ciascuna, mentre l’uomo è stato condannato dal gup di Ancona, Paola Moscaroli, a 6 anni con il rito abbreviato.

di Carlo Leone