Tassa ‘mascherata’ per le imprese alimentari
Il comparto alimentare è in allerta per la stangata in arrivo sui controlli sanitari. Si profilano nuove tariffe che hanno tutti i tratti di una tassa.
Infatti il decreto legislativo 194/2008, entrato in vigore lo scorso dicembre, che dovrebbe essere la corretta trasposizione italiana del regolamento europeo CE882/2004 è invece tutt’altro, e per questo piace sempre meno agli imprenditori del comparto alimentare.
“In particolare, così come abbiamo evidenziato nella nota inviata i giorni scorsi all’Onorevole Sacconi, Ministro del Lavoro, Salute, e Politiche Sociali – spiega il segretario generale di Confartigianato Pesaro Giuseppe Cinalli stigmatizzando un provvedimento così penalizzante per tutta la categoria – il decreto 194/2008 nello stabilire le modalità di rifinanziamento dei controlli sanitari ufficiali eseguiti negli stabilimenti di produzione e lavorazione, per la verifica della conformità alle normative sulla sicurezza alimentare, non tiene conto delle differenti scale di rischio e non fa nessuna differenziazione nella valutazione tra micro, piccole, e grandi imprese rispetto ai relativi volumi d’affari.
In attesa di definire la questione più compiutamente a livello nazionale e di conoscere le linee attuative da parte della Regione, invitiamo le imprese a non procedere alla corresponsione di alcuna tariffa, come peraltro stabilito in sede di consultazione durante l’assemblea regionale di settore.”
Da Confartigianato Pesaro Urbino
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