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Pesaro: le ronde? Meglio strumenti seri

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Da tempo stiamo lavorando  concretamente e non con interventi di facciata per analizzare e dare risposte reali al problema della violenza, soprattutto sulle donne.




Poiché siamo convinte che essa sia frutto principalmente di una cultura che vede nelle donne un oggetto di cui disporre, per incapacità di relazioni affettive con l’altro sesso, tutte le nostre azioni nascono dalla consapevolezza che si debbano dare sostegni concreti alle donne vittime di violenza e maltrattamenti, ma contemporaneamente agire con una grande battaglia culturale, soprattutto rivolta alle giovani generazioni.

È infatti noto a tutti che, anche nella nostra realtà locale, le violenze avvengono principalmente in famiglia o ad opera di persone conosciute. Da un anno abbiamo come Provincia insieme al Comune di Pesaro, ma anche Fano e Urbino, costruito un tavolo di lavoro con l’azienda ospedaliera e territoriale, con il Provveditorato agli Studi e con la Prefettura, la Questura e le forze dell’ordine, che collaborano con grande impegno per aprire un centro antiviolenza, che nel giro di un mese sarà disponibile, per formare gli operatori delle relative istituzioni con un corso di formazione molto qualificato e partecipato che Asur e Azienda ospedaliera hanno organizzato, e chiederemo a tutte le scuole di aprire una riflessione su questo tema.

Diciamo tutto questo per ribadire che un tema cosi delicato va affrontato con serietà e non con spot o provvedimenti di immagine che non risolvono niente. Ci riferiamo ovviamente all’ultima trovata del governo di istituire le ronde di cittadini. A parte il fatto che ancora una volta si elude il problema serio di dotare di più risolse le forze dell’ordine istituzionalmente preposte alla sicurezza del cittadino e delle cittadine, istigare (NDO) il giustizialismo individuale  o di gruppo  come se fossimo in una repubblica delle banane ci sembra veramente sbagliato.

A maggior ragione questo vale per una città come Pesaro e una provincia come la nostra dove l’attenzione democratica è alta, dove i cittadini sono civili, dove le forze dell’ordine sono attente e collaborative. È vero che da troppe parti si istiga alla conflittualità e all’odio, basta vedere ciò che è successo sul caso di Eluana Englaro, dove si sono raggiunti picchi di inciviltà, intolleranza e volgarità impressionanti, ma pensare di veder girare nelle nostre pacifiche e ospitali città ronde di cittadini che non si sa a che titolo e per quali competenze dovrebbero tutelarci, sinceramente ci inquieta molto.

Ci auguriamo quindi che da parte di tutte le forze politiche ci siano atteggiamenti civili e democratici come la nostra gente si merita e chiamiamo le donne di tutti i partiti a far si che la nostra sicurezza sia garantita da strumenti seri, efficaci e democratici.  
 
 

Simonetta Romagna

Gloriana Gambini

M.Pia Gennari

Paola Bartolucci

Silvana Carloni

Marinella Topi

Rosaria Bonatti

Giuliana Ceccarelli

Monica Manenti

Milena Signorotti

Dal Comune di Pesaro

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Sabato 21 febbraio, 2009 
alle ore 11:48
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