Pesca: l’8 marzo apre la pesca alla trota
Anche per la stagione piscatoria 2009 è imminente l’apertura della pesca alla trota, prevista per l’8 marzo.
Come negli anni scorsi, è necessario munirsi, oltre che della licenza di pesca, del tesserino segna-catture, valido in tutte le Marche. Come previsto dalla legge regionale 11/2003, la Regione ha emanato il proprio calendario piscatorio, a seguito del quale anche la Provincia ha elaborato un calendario consultabile sul sito www.ambiente.provincia.pu.it, alla voce “Gestione e tutela delle acque interne”.
In particolare, tra le zone di protezione già in vigore, è stato aggiunto il Fosso della Gorga nel versante sud del Monte Catria, mentre tra le zone “No – Kill” (pesca a rilasciare) in acque di categoria “A” è stato aggiunto il tratto montano del Torrente Sant’Antonio. Nel calendario è presente anche l’elenco delle specie autoctone, cioè originarie delle nostre acque, tale categorizzazione è stata semplificata per essere usufruita da tutti i pescatori, ricordando che sebbene la carpa sia una specie notoriamente alloctona è stata inserita nell’elenco delle autoctone esclusivamente per semplificare il lavoro di raccolta dati.
Recependo un’indicazione regionale, l’amministrazione provinciale invita i pescatori a segnalare alla mail acque-interne@provincia.ps.it la cattura di specie non autoctone (per implementare la banca dati a disposizione), ma anche situazioni di moria di pesci, fioriture algali, scarichi di rifiuti solidi o liquidi, captazioni idriche, tagli di vegetazione ecc.
In linea con la legge regionale 11/2003, da parte della Provincia proseguono gli studi sulla trota Fario di ceppo mediterraneo, autoctona delle acque regionali, meritevole di essere utilizzata per i ripopolamenti dei corsi d’acqua, continuando la collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche e l’Università di Perugia.
“Siamo inoltre in attesa – dicono i competenti uffici della Provincia – di conoscere le disposizioni della Carta ittica regionale, in fase di completamento e realizzata sulla base delle carte ittiche provinciali consegnate alla Regione. La Carta sarà utilizzata per definire le future azioni ed eventuali modifiche agli attuali piani di gestione e tutela delle acque interne”.
Dalla Provincia di Pesaro Urbino
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