Pesaro: musei civici a palazzo Ciacchi

Sei le sezioni della pittura. I capricci architettonici e vedute, i paesaggi con figure, i ritratti e le copie da artisti emiliani mostrano un campione di alcuni generi pittorici e costituiscono anche un esempio di ciò che era particolarmente rappresentato nelle quadrerie private sei-settecentesche. Due sezioni “monografiche” documentano altrettanti rappresentanti della cultura pittorica locale: Giannandrea Lazzarini, protagonista del grande fervore intellettuale nella Pesaro del XVIII secolo e Giovanni Francesco Mingucci con le sue vedute (XVII secolo).
Il percorso destinato alla ceramica si concentra sulla maiolica ottocentesca e testimonia lo storicismo eclettico che connota la seconda metà del XIX secolo. Tutte le opere appartengono alle collezioni Mosca; la maggior parte di esse proviene infatti proprio dalle città cui la nobildonna era legata da vincoli affettivi e patrimoniali, e cioè Pesaro, Gubbio, Napoli. Le quattro sezioni sono dedicate alle produzioni dei centri appena elencati e ad un gruppo di maioliche presumibilmente di area campano-calabrese.
Elemento forte che accomuna entrambe le tipologie, è la provenienza dalle collezioni della marchesa Vittoria Toschi Mosca di cui emerge ancora una volta il valore “speciale” – per entità, qualità e varietà delle opere – tra le tante raccolte che compongono il patrimonio civico.
L’allestimento di palazzo Ciacchi rappresenta la tappa conclusiva della convenzione sottoscritta nel 2006 tra il Comune di Pesaro e Confindustria Pesaro Urbino.
Info e prenotazioni 0721 3831, info@museopalazzociacchi.it.
dal Comune di Pesaro
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Pesaro Urbino Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!