Liberi per Colbordolo: “i nidi familiari sono un’opportunità”
Dopo l’affermazione decennale nel Nord Europa e la sperimentazione in alcune Regioni italiane, sembra essere definitivamente decollato il progetto dei “nidi familiari”, una valida opportunità di “impresa” per il mondo femminile e una efficace soluzione al sempre più crescente problema della mancanza di posti negli asili nido pubblici/privati per le giovani famiglie, nelle quali è sempre più indispensabile che entrambi i genitori lavorino e contribuiscano all’economia domestica.
Nel programma elettorale per le ultime amministrative, avevamo recepito il disagio di molte mamme da una parte e questa nuova opportunità dell’altra e avevamo preso il preciso impegno di sviluppare e agevolare la formula del “nido familiare”.
Come funziona?
Nulla di più semplice: le donne (mamme e non) che hanno intenzione di intraprendere questa “carriera” devono partecipare ad un corso di formazione, avere a disposizione una o più stanze della propria abitazione che rispondano ai requisiti di igiene e di sicurezza per i bambini e quindi scegliere una forma giuridica per espletare l’attività (associazione, cooperativa, ecc.).
A questo punto si potranno tenere in casa dai 4 ai 6 bambini (compreso il proprio) di età compresa tra i 3 e i 36 mesi per un massimo di 10/11 ore giornaliere, ovviamente ricevendo una retta mensile da ogni famiglia coinvolta .
Il Governo ha recentemente reso disponibili 10 milioni di euro per finanziare i progetti “nido familiare”, segnale inequivocabile che la formula funziona sia per chi gestisce che per chi usufruisce di questa soluzione.
Il problema è un’altro e non è di poco conto. La formazione, l’attività e la gestione dell’asilo familiare deve essere regolamentata dagli enti locali (Regione, Provincia, Comune) e purtroppo, nella nostra realtà, non c’è ancora nessuna normativa in merito.
Segno questo, che le amministrazioni sono sempre un passo indietro rispetto alle necessità e alle capacità imprenditoriali dei cittadini e non sanno cogliere le opportunità che di volta in volta si presentano.
Anche in questo, come in tanti altri casi, è solamente necessaria la volontà politica di fare. Non serve nient’altro.
Stiamo a vedere se qualcuno ne sarà capace in tempi ragionevoli.
DaLuca Lucarini – Capogruppo “Liberi per Colbordolo”
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