Scuola, Fano: il Sindaco interviene sul caso dell’Albero Azzurro
Confrontatomi con gli addetti ai lavori in merito al problema che sta vivendo la scuola d’infanzia “L’Albero azzurro”, di fronte anche alle varie prese di posizione da parte di forze politiche, l’Amministrazione Comunale desidera far conoscere all’opinione pubblica quanto segue.
Anzitutto si sta lavorando con impegno sia alla soluzione del singolo problema che alla valorizzazione del settore dei servizi educativi, così decisivo per la nostra società. Basta per tutti ricordare l’impegno assunto da questa Amministrazione in vista della nuova scuola di Fano 2, che graverà per oltre 400.000 euro sul Bilancio comunale, e anche un’ulteriore somma destinata quest’anno proprio a favore dell’apertura di questo servizio.
Ma nel caso particolare dell’Albero Azzurro, ci sono aspetti che rendono particolarmente difficile la soluzione del problema. La scuola non è gestita dal Comune ma dallo Stato, cioè dal Provveditorato agli Sudi, e quindi oltre tutto c’è un problema di competenze.
L’Amministrazione comunale non può inserire una propria insegnante in un organico statale. L’unica possibilità di incrementare l’organico comunale per accogliere quella sezione sarebbe quella di trasferire tutta la sezione in una scuola comunale, e nessuna delle scuole vicine sono in grado di ospitare una sezione in più.
Altra soluzione praticabile è quella offerta dal Provveditore: quattro sezioni, due a tempo pieno e due a tempo parziale. E qui naturalmente si fa appello alla solidarietà tra le famiglie. Intanto l’Amministrazione ha sollecitato e lo farà ancora tanto a livello Provinciale che a livello Ministeriale di rivedere le decisioni prese e di riconfermare l’organico dell’anno precedente, visto anche che questa scuola è già strutturata così da tre anni (sei insegnanti di diritto e una di fatto, quella che verrebbe meno). Anche una soluzione comunale di passaggio in vista di un ritorno dei dirigenti statali sui loro passi magari a novembre o dicembre sarebbe impraticabile per una serie di problemi tipo il tetto di spesa disponibile e la sorte dell’eventuale personale impiegato.
In ogni caso, la situazione viene monitorata momento per momento svolgendo altresì una fortissima pressione nei confronti del Ministero per farlo recedere da una inaccettabile decisione unilaterale che graverebbe pesantemente sulle famiglie interessate.
Dal Comune di Fano
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