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Urbino, università: si insedia il nuovo rettore. Flc e Cisl: “Riprendiamo il confronto”

Università UrbinoIl 26 maggio scorso avevamo inoltrato una nota con la quale denunciavamo i ritardi e le inadempienze che l’Amministrazione dell’Ateneo urbinate aveva sino ad allora prodotto, chiamandoci fuori da tutti i tavoli di trattativa che non avessero come finalità la ricomposizione delle fratture determinate dalle scelte organizzative, programmatorie e gestionali.


In questi giorni, il programma “Cambio di Passo” che ha portato il Professor Stefano Pivato a ricoprire il ruolo di Rettore dell’Ateneo, prenderà il via, così ci preme e rammentare quali sono gli elementi fondanti della nostra proposta sindacale:

predisporre uno schema di organizzazione che valorizzali e sostenga  le professionalità acquisite dall’interno, dai profili più bassi sino ai ruoli più elevati della dirigenza, politiche organizzative che erano presenti nel programma del Professor. Pivato coerenti peraltro ai principi di buon andamento della P.A., che da sempre sono il valore aggiunto della nostra università;

definire e portare a compimento il processo avviato di statizzazione, predisponendo politiche economiche rigorose, in sinergia con il territorio e che confermino e incrementino i progetti di ricerca;

rafforzare e comunicare un’offerta formativa di qualità, che elimini o ridimensioni corsi inutili o sovrapponibili valorizzando e predisponendo discipline di nicchia (Politecnico delle Arti?), che realizzino la trasformazione da Università “generalista”verso università di alta formazione;

conferma e ampliamento del ruolo strategico e di cerniera interistituzionale, a sostegno della riqualificazione professionale, dell’imprenditorialità territoriale, dei progetti di sviluppo e ricerca anche educativo-didattici, necessari e strategici per sostenere il lavoro in periodi di crisi quali quelli che stiamo attraversando;

promuovere il ricambio generazionale, predisponendo e portando a compimento il processo di stabilizzazione dei precari tecnico-amministrativi e dei ricercatori;

rafforzare e ridefinire un clima collaborativo interno, con l’obiettivo di eliminare la mole copiosa di contenzioso, sintomo di un malessere interno dannoso e sintomatico;

ampliare il dialogo con la città e le associazioni del volontariato e non, che abbiano come finalità la cultura/comunicazione/turismo/tempo-libero;

definire e sottoscrivere, il contratto decentrato integrativo che i dipendenti aspettano oramai da troppo tempo, ed individuare e realizzare, le premialità nei confronti di tutti quei Lavoratori che hanno sino ad oggi sostenuto il processo di trasformazione.

Auspichiamo che il Rettore, a cui auguriamo buon lavoro, tenga in considerazione tali proposte formulate con lo spirito collaborativo che sempre ci ha animati; non possiamo più attardarci, le sfide si vincono e gli obiettivi diventano realizzabili se tutti ci rendiamo disponibili all’ascolto.

Dalla CGIL – Comparto Università

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Lunedì 21 settembre, 2009 
alle ore 19:05
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