Arrestato guardiacaccia volontario, un’istituzione ormai a livello provinciale, si tratta di Luciano Polidori, 65enne di Pergola, trovato con armi clandestine nascoste in casa.Gli agenti del Corpo Forestale lo hanno sorpreso in una zona limitrofa al perimetro di Marotta mentre con un amico di Corinaldo era intento nel catturare uccelli destinati alla rivendita venatoria come “richiami vivi” per cacciatori. La denuncia è scattata quando gli agenti lo hanno accompagnato nell’abitazione a Monterolo di Pergola nella quale sono stati rinvenuti una gran quantità di esemplari volatili, un armamentario impressionante di trappole e arnesi per la cattura degli stessi e di altri animali selvatici. Sono stati trovati inoltre 12 fucili illegalmente detenuti da Polidori, ovvero armi senza regolare certificazione di provenienza.

Nel giro di breve tempo si attende la convalida da parte del gip del provvedimento d’arresto nei suoi confronti, con la conferma o meno della misura cautelare ai domiciliari o in carcere, oppure la decisione per la messa in libertà del guardiacaccia nell’attesa del rinvio a giudizio.

Persona e professionista descritto come esemplare da chi lo conosce, Luciano Polidori era in possesso di diverse licenze per la sua operatività: Federcaccia per l’attività venatoria, Enalpesca per quella ittica e sempre Enal per la vigilanza micologica. Era diventato famoso per l’attività anti-bracconaggio, assurto agli onori della cronaca per un episodio del 2005 di una carcassa di cinghiale recapitatagli misteriosamente a domicilio, come segnale di un’ipotizzabile questione di ritorsione che alla luce della vicenda assumerebbe un altro significato.