I lavoratori del Cantiere navale di Pesaro in agitazione, si preparano alla lotta
Produzione ferma: dalla direzione solo promesse non mantenute e a ottobre niente stipendi
“I lavoratori del Cantiere navale di Pesaro, unitamente alla Rsu e alle organizzazioni di categoria Fiom Cgil e Fim Cisl hanno dichiarato lo stato di agitazione rinnovando la richiesta di un incontro urgente con la Proprietà Carreri, l’Amministratore delegato Paolo Pedrali congiuntamente ai massimi responsabili delle amministrazioni locali”.
E’ quanto si legge in un comunicato redatto dopo l’assemblea sindacale di giovedì 12 novembre alla quale hanno partecipato anche i responsabili provinciali Marco Monaldi della Fiom Cgil e Leonardo Bartolucci della Fim Cisl.
“La situazione debitoria del Cantiere, ricordano i sindacati, era emersa l’estate scorsa, ma la direzione aveva garantito un percorso per uscire dalla grave crisi finanziaria che stava attraversando e rassicurato che avrebbe risolto i problemi di liquidità entro agosto.
Ad oggi nessuno dei problemi è stato risolto e la situazione si è aggravata dal momento che non sono stati pagati i fornitori, le imprese in appalto e a ottobre sono saltati anche gli stipendi dei dipendenti.”
“I lavoratori si sentono presi in giro - dicono Fiom e Fim – e data la gravità della situazione chiediamo un incontro urgente congiunto con le istituzioni locali. Vogliamo trasparenza e rispetto degli impegni presi: la direzione ci aveva assicurato che non ci sarebbero stati problemi per il pagamento degli stipendi e che quelli di ottobre sarebbero stati accreditati entro il 10 novembre, ma anche questa promessa non è stata mantenuta. I problemi di liquidità ancora non sono stati sanati pertanto non è stato possibile riprendere la produzione che al momento è ferma.
Da agosto, quando la situazione è precipitata, nulla è cambiato. Riteniamo gravissimo il comportamento della dirigenza del CNP che, oltre ad essere debitore, è anche creditore per decine di milioni di euro per navi già consegnate e con commesse acquisite per svariati milioni di euro. Siamo molto preoccupati – concludono - per il futuro di tutti i lavoratori sia del Cantiere navale di Pesaro che delle imprese dell’indotto; per le maestranze e il personale tecnico altamente specializzato”.
dalla Cgil di Pesaro e Urbino
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