Tragedia sfiorata a più riprese nella giornata del 12 settembre a Fano che ha visto coinvolta una madre di famiglia nel tentativo di suicidio dopo esser stata aggredita dal figlio appena maggiorenne. In un primo momento l’intervento dei carabinieri, accorsi sul fatto dopo esser stati avvisati dal vicinato richiamato dalle urla provocate dalla lite familiare, ha subito interrotto l’alterco riportando la calma e scongiurando qualsiasi ipotesi di danni maggiori.

Al sopraggiungere dei carabinieri, la donna, 45enne di origini albanesi, visibilmente in stato di concitazione e con segni evidenti di percosse, ha raccontato tutto l’accaduto di fronte a uno scenario domestico inquietante con l’abitazione messa interamente a soqquadro. La madre ha rifiutato le cure sanitarie e non ha sporto denuncia nei confronti del figlio.

Nel pomeriggio però la donna è sparita dall’abitazione dopo aver inviato un sms al figlio chiedendo di tornare a casa per accudire i fratelli minori di 15 e 7 anni. Il fratello quindicenne, tra l’altro, è seguito dai servizi sociali per problemi di relazionalità. Il ragazzo ha pensato bene di allertare i carabinieri e il padre che, residente in Abruzzo da tempo, era accorso subito per cercare la donna. Dalle indicazioni dei familiari i carabinieri sono riusciti a rintracciarla alla Gola del Furlo, sventandone il disegno suicida e riportandola alla ragione.

Il figlio aggressore è stato affidato al padre dal Tribunale dei Minori di Ancona, mentre i figli più piccoli rimarranno con la madre, denunciata per abbandono di minori nonostante l’oggettiva drammaticità della situazione familiare.