Il clima sta cambiando qui e ora. I governi di circa 200 paesi che si riuniranno fra pochi giorni a Copenaghen hanno il compito di prendere provvedimenti  vincolanti per fermare il riscaldamento del pianeta entro 2° C. Un innalzamento superiore di circa 3-4°C – la stima più bassa dell’incremento della temperatura qualora non si agisca – inaridirà i continenti e trasformerà le terre agricole in deserti. La metà di tutte le specie potrebbe estinguersi, un numero senza precedenti di persone sarebbe costretto all’esodo, interi paesi sarebbero inondati dal mare.

Centinaia di movimenti e di associazioni  chiedono che l’accordo preveda una riduzione a livello globale della CO2 dell’80% entro il 2050 e del 40% entro il 2020, rispetto ai valori del 1990.

Ma anche i governi locali possono fare molto a cominciare dalla riduzione delle emissioni provenienti dal traffico, ma anche obbligando la costruzione di abitazioni meno energivore, favorendo il rimboschimento, promuovendo fonti rinnovabili legate al sole, migliorando l’efficienza energetica degli impianti.

Il comune di Fano finora non ha fatto quasi nulla di tutto questo, anche se timidi esempi di un nuovo modo di interpretare lo sviluppo ed il benessere ci sono a pochi chilometri dai confini comunali.

Per sollecitare il Governo e le amministrazioni locali a fare molto di più contro le emissioni dei gas serra le associazioni la Lupus in Fabula, Argonauta, Legambiente ed il Comitato Ciclope organizzano una “Pedalata per il clima”, sabato 12 dicembre dalle ore 15,30 con ritrovo al Pincio ed arrivo in Piazza XX Settembre, in cui sarà allestito un banchetto e distribuito materiale informativo. L’itinerario in bici si snoderà per le strade del centro urbano a segnalare l’intollerante situazione di caos e di inquinamento dovuto ad una quasi totale assenza di politiche di riduzione del traffico a motore. Invitiamo i cittadini a partecipare numerosi.

Per informazioni e raccolta firme  www.100piazze.it.

dal Comitato Ciclope