Non si può dire certo sia nata sotto i migliori auspici l’interquartieri di Fano che dopo i tanti, troppi mesi sprecati nelle varie interruzioni all’operatività, è costretta a bloccare ancora i lavori, questa volta per rispettare il patto di stabilità.

Il primo tratto aveva aperto un autentico “caso urbanistico” in seguito a una variante che non solo ne bloccò lo svolgimento, ma fece soprattutto infuriare la ditta appaltatrice per aver cambiato i piani in corso d’opera, che reagì abbandonando il cantiere nella sua piena fase esecutiva.

Ora il nuovo tratto di collegamento tra Via Roma e il centro sportivo situato nella zona Trave è nuovamente fermo a causa dei vincoli urbanistici imposti dal patto di stabilità. Ora la preoccupazione sale nelle stanze delle amministrazioni locali, soprattutto per gli otto milioni di euro investiti nel progetto e realizzazione della nuova strada, infrastrutture comprese (più di 4 milioni di euro previsti per le sole asfaltature).

Il patto di stabilità prevede nuove modifiche al tracciato, così che per ripristinare al più presto i lavori occorreranno altri soldi (già richiesti dalla ditta appaltatrice per continuare l’esecutivo). Intanto però il tratto che da Via Fanella prosegue in direzione Trave è un cantiere bloccato e ingombrante con tutti i mezzi stradali e da lavoro abbandonati, senza contare l’incuria e lo stato di disarmo dell’intera area incriminata.

Ora al Comune di Fano corre l’obbligo di recuperare 2,3 milioni di euro entro la fine dell’anno in corso per non dover essere sanzionato in maniera pesante dalla normativa prevista sulla stabilità. Bloccato pertanto ogni progetto in essere da parte del Comune, grandi opere comprese.