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Ricci: “È nata l’Unione dei Comuni del San Bartolo e del Foglia”

Il sindaco di Pesaro: "Questo è un modello nuovo di pubblica amministrazione"

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Matteo Ricci

L’Unione dei Comuni “del San Bartolo e del Foglia” dal 27 gennaio è una realtà. Ci sono voluti poco più di sei mesi per mettere a punto il progetto, realizzato in stretta collaborazione tra i Comuni di Pesaro, Gabicce, Gradara e Mombaroccio. Tre gli organi dell’unione: Consiglio, Giunta e presidente. Quattro i servizi che partiranno subito: Polizia municipale, statistica, Suap, e informatica.

Grande la soddisfazione del sindaco di Pesaro Matteo Ricci, che ha creduto fortemente in questo progetto. “Stamattina – racconta – le giunte dei quattro Comuni hanno votato l’atto costitutivo dell’unione dei Comuni. Oggi quindi è un giorno importante, direi una giornata storica, perché mai prima era accaduto un fatto amministrativo di questo genere”.

La velocità. “Quando io parlavo di queste cose,  ancora non ero sindaco, sembrava uno slogan elettorale. Invece in 6 mesi lo abbiamo fatto, siamo riusciti a far decollare l’unione con atti concreti: oggi in giunta, nei prossimi giorni in Consiglio”.

Riforme reali. “Spesso e volentieri sentiamo abusare della parola riforme – continua Ricci -. In questo caso, si tratta di una vera e propria riforma dal basso, che abbiamo messo in atto nella consapevolezza che in questa crisi economica e sociale ci sia anche una crisi  istituzionale, con gli enti locali che in questi anni ne hanno subito e continuano subirne maggiormente gli effetti. C’è dunque la consapevolezza che dobbiamo essere i protagonisti della riorganizzazione dello Stato. Gli 8mila comuni italiani, così come li abbiamo conosciuti fino ad oggi, non reggeranno più. Siamo  fronte allo svuotamento e alla fine, nei fatti, degli enti provinciali, ma c’è anche una discussione sugli ambiti regionali”.

L’unione fa la forza, ma anche innovazione. “Prima cosa da fare è provare a mettere insieme i Comuni. La nostra quindi è un’iniziativa di grande innovazione, credo fra l’altro sia una delle prime unioni che ha come protagonista un Comune capoluogo. Questa è la strada, e noi abbiamo iniziato a percorrerla”, sottolinea il sindaco. Un’unione che dunque “rafforza”, lasciando comunque ai 4 Comuni la propria storia, i propri simboli, la propria identità.

Gli obiettivi. Primo fra tutti mettere gradualmente insieme le strutture e le funzioni amministrative, ma anche la gestione associata dei servizi. “Questo è un passo avanti notevole. Da oggi siamo la prima realtà amministrativa delle Marche – dice Ricci – , con più di 110mila abitanti. Obiettivo importante: far contare di più questo territorio. Noi da oggi ci presenteremo sempre insieme in ambito regionale, avremo più forza e ciò ci consentirà di cogliere delle opportunità nuove”.

Dopo un ampio dibattito, si è scelto di  chiamarla Unione dei Comuni del San Bartolo e del Foglia. “San Bartolo perché è un elemento naturale che vogliamo valorizzare sempre più, che accomuna in particolar modo Pesaro, Gabicce e Gradara, ed è uno dei posti più belli del mondo. Il Foglia, perché il nostro obiettivo è fare in modo che questa unione non finisca qui, si ampli, magari facendone entrare a far parte anche i Comuni di Pian del Bruscolo“.

Dialogare, creare, lavorare. Dunque, dialogare da subito con Pian del Bruscolo, in modo tale che, magari tra un anno, ci si possa ritrovare insieme di nuovo con una unione a otto. “L’Unione dei Comuni dovrà mettere insieme dirigenti, dipendenti, funzioni, e ciò per consentire nel tempo di risparmiare e ridurre il costo organizzativo della pubblica amministrazione. Per cercare di mantenere e possibilmente sviluppare, i servizi che servono ai cittadini: sociali educativi, manutenzioni ecc”.

Sintonia con il sindacato. “Siamo contenti che anche il sindacato spinga in questa direzione, è un segno di responsabilità. È ovvio che noi chiederemo ai dipendenti di lavorare meglio e di più insieme”, spiega Ricci.

2015 anno di costruzione e rodaggio. “Si partirà con poche funzioni – spiega l’assessore Antonello Delle Noci -, ma l’obiettivo è mettere nell’unione più funzioni possibili, entro il 2015.  L’assemblea sarà costituita da 22 consiglieri, compreso il presidente: 5 per il comune di Gabicce, 4 per quello di Gradara, 3 per quello di Mombaroccio e 10 per Pesaro. La giunta sarà composta dai 4 sindaci, all’interno di essa sarà eletto un presidente che durerà in carica 2 anni e mezzo. Primi servizi: polizia municipale, servizi demografici, informatici, Suap. Entro un mese i consigli saranno chiamati a   nominare i rappresentanti all’interno del consiglio dell’unione”.

Peri il sindaco di Gabicce Domenico Pascuzzic’è stata una grande volontà di aprirsi con il Comune di Pesaro. Noi, piccoli Comuni, lo abbiamo visto come un grande gesto, una grande dimostrazione di collaborazione. In realtà c’è una sintonia di fondo che ha portato all’accordo in termini molto rapidi. Un progetto in cui crediamo fortemente, soprattutto noi piccoli Comuni, che abbiamo grandi difficoltà, perché è sempre più difficile far fronte al patto di stabilità”.

Siamo in un periodo di forte cambiamento – ha detto il sindaco di Gradara Franca Foronchi -, e questo cambiamento si rischiava di subirlo. Noi entro al fine dell’anno avremmo già dovuto associare 10 funzioni, vale a dire dieci servizi. Ecco perché in questa unione abbiamo visto la possibilità di partecipare ad un tavolo delle riforme da protagonisti, e abbiamo con forza pensato che questa era la strada da perseguire”.

Infine il sindaco di Mombaroccio Angelo Vichi: “Il nostro è un piccolo Comune, piccolo demograficamente ma vasto come territorio. Noi ci abbiamo creduto  da subito perché qui si hanno le idee chiare e soprattutto ci stiamo muovendo per un motivo, e cioè dare risposte ai bisogni della gente. Qui le idee ci sono, belle e chiare, e si sono sviluppate in tempi veramente molto molto brevi. E questo fa capire che c’è la voglia di fare”.

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