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Cartoceto: imposizione dell’Imu sui terreni agricoli

Il vicesindaco Mariotti: "Tassa cervellotica, iniqua e vessatoria"

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Per tentare in extremis di mettere l’ennesima pezza all’ultimo provvedimento del Governo in tema di imposizione fiscale immobiliare, in quello che può essere definito senza mezze misure un annus horribilis, il vice sindaco del comune di Cartoceto, Michele Mariotti, con deleghe ai tributi e al bilancio, ha voluto fare il punto della situazione in un incontro convocato con le associazioni di categoria del mondo agricolo.

Con il decreto interministeriale dello scorso 28 novembre a firma del Ministro dell’Economia e del Ministro delle Politiche Agricole sono stati rivisti i criteri di esenzione rispetto all’imposizione dell’Imu sui terreni agricoli. Cartoceto, che fino al 2013 figurava tra i comuni esenti perchè collinare, come giustamente riconosciuto visto che si tratta anche del territorio da cui trae origine la denominazione dell’unica Dop olearia regionale, oggi non rientra più in tale categoria”.

Dopo le insurrezioni seguite all’approvazione di quel decreto che fissava inizialmente il termine di scadenza del versamento al 16 dicembre 2014 (poi prorogato al 26 gennaio e infine al 10 febbraio) e le soglie di esenzione secondo l’altezza della sede municipale, che hanno portato in alcuni casi addirittura allo spostamento della sede all’interno degli stessi confini territoriali comunali, e i pronunciamenti del tar del Lazio, il Governo ha deciso di rimettere mano al provvedimento con il decreto legge 4/2015 con il quale di certo non cessa la grande situazione di caos tra le amministrazioni locali, i potenziali contribuenti e le associazioni di categoria”.

Stiamo assistendo infatti – prosegue Mariotti – ad un’autentica assurdità e ad una vergognosa ingiustizia: in un momento in cui gli occhi di tutto il mondo sono puntati su Expo, evento internazionale concentrato sull’alimentazione e sulle politiche agroalimentari, in cui l’agricoltura viene da tutti riconosciuta come uno di quei settori in grado di valorizzare le eccellenze e qualità italiane, di dare importanti risposte anche in termini occupazionali lungo la filiera produttiva, sino alla commercializzazione e vendita dei prodotti, il Ministro dell’Agricoltura avvalla l’introduzione di un tassazione assolutamente vessatoria nei confronti di imprenditori agricoli e coltivatori diretti!”.

Oltre a ciò, l’Imu sui terreni agricoli, così come è stata declinata, è fortemente ingiusta non solo nel merito ma anche nella modalità di prelievo. Le nuove categorie d’esenzione dell’ultimo decreto 4/2015 infatti, sono state introdotte in base ad un elenco Istat che distingue i comuni tra montani, parzialmente montani e non montani. Nella fattispecie, nonostante Cartoceto appartenga all’Unione dei Comuni “Valle del Metauro” (insieme a Saltara, Serrungarina e Montemaggiore) e sia ricompreso all’interno dell’Ambito Territoriale n. 7 (di cui fanno parte anche Fossombrone, Montefelcino, Isola del Piano, S. Ippolito, Serrungarina, Montemaggiore, Saltara), realtà nelle quali gli enti sono molto simili anche per configurazione geomorfologica, è l’unico comune definito non montano, motivo per cui sia i proprietari che imprenditori agricoli e coltivatori diretti dovranno versare l’Imu sui terreni agricoli”. “Ci chiediamo, – prosegue Mariotti – la classificazione scaturisce dalla quota dell’altitudine come riportato dalla tabella Istat? In questo caso Cartoceto risulta avere un’altezza superiore rispetto a quella di altri territori confinanti!

Inoltre le difficoltà generate da questo provvedimento mettono per l’ennesima volta in ginocchio anche le amministrazioni colpite, alle quali è stato comunicato addirittura dopo l’assestamento del bilancio 2014, la quota di tagli imposta dal Governo determinata sulla base della riscossione presunta dell’Imu sui terreni agricoli. I Ministri dell’Economia e dell’Agricoltura capiscono che in questo modo si espongono i comuni anche a rischi di dissesto finanziario? Con il decreto 4/2015, che avrebbe dovuto cancellare l’Imu sui terreni agricoli per il 2014 ed eventualmente disciplinare l’applicazione per il 2015, è stato utilizzato il criterio illegittimo della retroattività attraverso il quale a Cartoceto è stato confermato il taglio di ulteriori 89.000 euro!

Si tratta di un prelievo insostenibile per i nostri agricoltori, che tra l’altro, nell’ultimo anno, hanno visto crollare vertiginosamente la produzione agricola”.

Conclude il vice sindaco: “Saremo a fianco degli imprenditori agricoli per difendere i loro interessi e già insieme ad Anci e associazioni di categoria, ai quali chiediamo sostegno e unità d’intenti, stiamo approfondendo le modalità di ricorso nei confronti di una sciagura fiscale tanto iniqua, quanto vessatoria nei confronti di tanti altri comuni delle Marche”.

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