“Un’idea progettuale costruttiva, strategica al riposizionamento della nostra economia, utile per la riqualificazione delle scuole e interessante per l’indotto, ovviamente la nostra richiesta è che questa idea sia strettamente collegata alla riqualificazione del centro, che non va depauperato, ma arricchito di funzioni”.

Così Valter Panaroni e Ilva Sartini, presidente e direttore Confesercenti di Fano commentano la proposta del Presidente della Provincia Matteo Ricci per il futuro riutilizzo dell’area dell’ex zuccherificio.

“Finalmente viene accantonata l’idea di un nuova grande superficie commerciale nell’immediata periferia di Fano –aggiungono- per far posto a un’idea più articolata, che davvero guarda in prospettiva al futuro della città e alla qualità della vita dei cittadini. Condividiamo l’ipotesi di una ‘cittadella del sapere’, che possa permetterci di realizzare nuovi edifici scolastici, risolvendo, ad un tempo, il problema della sicurezza delle strutture e la necessità di dotarci di strumenti didattici innovativi per nostri giovani”. 

“Il progetto della Provincia –continuano Panaroni e Sartini- potrebbeessere un valore aggiunto proprio per i giovani: ben lontano dal rappresentare un modo per allontanarli dal centro, infatti, il campus, potrebbe arricchirsi di servizi, di spazi verdi, di aree sportive, di centri dedicati alla cultura e al tempo libero, divenendo un luogo privilegiato di aggregazione, interessante in un contesto sociale, ma anche turistico. In questo senso potrebbero beneficiarne non soltanto i giovani ma anche le famiglie, a favore di quella integrazione tra generazioni la cui necessità spesso viene dimenticata”.

Positiva secondo Confesercenti anche l’idea di collocare nell’area un parco tecnologico scientifico di supporto alla necessaria innovazione delle imprese e utile alla creazione di nuovi posti di lavoro.

In merito al progetto del “Nuovo Centro” con il quale l’Ente provinciale propone di valorizzare il centro città dando una nuova destinazione d’uso agli edifici scolastici ‘liberati’, i vertici Confesercenti aggiungono: “Concordiamo anche con questa seconda idea, ma sarà opportuno prestare molta attenzione a quali funzioni immettere nel centro storico: l’obiettivo comune deve essere quello di arricchirlo in modo che diventi ancora di più il cuore dell’identità cittadina, della sua cultura, della socialità e dell’aggregazione, di tutti quei fattori insomma in grado di rendere vitale un centro antico”.

“Sull’argomento, così come sul progetto complessivo avanzato dall’Ente Provinciale –concludono Panaroni e Sartini- sarà opportuno aprire un dibattito in merito al quale Confesercenti è pronta a portare il proprio contributo”.

dalla Confesercenti di Pesaro e Urbino