«La laicità garantisce il pluralismo ideale e politico e promuove il confronto di tutte le opinioni, il dibattito, la critica, la ricerca, il libero esame, la razionalità, il rispetto reciproco. Essa non avversa le fedi religiose e anzi – proprio perché rifiuta e contrasta la pretesa che una qualunque delle diverse credenze si imponga a tutti i cittadini o reclami maggiori prerogative e diritti a spese delle altre confessioni esistenti e dei non credenti – garantisce a ciascuna di esse il pieno diritto di esprimersi e di essere liberamente professata».

Così recita la Carta dei princìpi della Consulta pesarese per la laicità delle istituzioni, di cui il nostro Movimento fa orgogliosamente parte insieme ad altre 10 associazioni quali Anpi, Arcigay, Labriola, Omnibus, Polverari eccetera. All’insegna di questi valori di confronto e rispetto reciproco è nata l’iniziativa-Englaro, e siamo convinti che all’insegna degli stessi princìpi si svilupperà il dibattito di giovedì 18 marzo, la mattina di fronte agli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori e la sera davanti alla cittadinanza, nella Sala consiliare della Provincia.

Le polemiche (strumentali e infondate) che hanno costellato la vigilia del dibattito tra Beppino Englaro ed i suoi interlocutori si sono alla fine placate di fronte alla realtà dei fatti, e cioè all’assoluta correttezza della Consulta che fin dall’inizio aveva pensato alla presentazione dei due libri scritti dal papà di Eluana come ad un’occasione di “laicissimo” confronto tra visioni contrastanti e talvolta opposte su un tema così delicato e importante quale la (attualissima) tematica del fine vita.

Quanto a noi del Movimento RadicalSocialista, continuiamo ad essere indicati su alcuni organi di stampa come co-organizzatori dell’evento, ma non intendiamo prenderci più meriti di quelli che spettano a tutte le 11 associazioni che compongono la Consulta per la Laicità, vera ed unica organizzatrice della giornata pesarese di Beppino Englaro e dei suoi interlocutori.
 
Nella nostra autonomia, che la Consulta ovviamente riconosce alle sue associazioni, ci eravamo permessi di proporre al consiglio comunale di Pesaro (città a cui la famiglia Englaro è molto legata e dove Eluana ha spesso trascorso le vacanze estive) di concedere a Beppino la cittadinanza onoraria, ma di fronte alle reazioni che la proposta ha scatenato, abbiamo pensato di non reiterarla per non rischiare in alcun modo di alimentare polemiche che potessero scalfire la giornata del 18 marzo. Legittimo il disaccordo di alcuni rispetto alla nostra proposta, ma legittima anche la nostra opinione ed il diritto di avanzarla.

Vogliamo infine precisare che, nel nostro modus operandi, sottolineare l’inesattezza di una affermazione – come abbiamo fatto nel caso delle assurde polemiche sulla presunta “mancanza” di un contraddittorio a cui la Consulta stava pensando da gennaio! – non è mai da noi intesa come un’accusa “ad personam”.
 
Fin dal primo polemico articolo de “Il nuovo amico” (e il caporedattore ne è testimone) abbiamo ringraziato l’autore per l’attenzione, esprimendo interesse e rispetto per la sua opinione contraria. Qualora poi, durante la piega polemica che la vicenda ha preso contro la nostra volontà, qualcuno si fosse risentito per le nostre repliche, ce ne scusiamo volentieri con gli interessati. La nostra intenzione era soltanto quella di ristabilire la verità e testimoniare l’assoluta correttezza della Consulta nell’organizzare un’iniziativa che come MRS abbiamo seguito con entusiasmo fin dall’inizio, e che farà crescere – ne siamo convinti – la conoscenza e la coscienza dei fatti e dei problemi in chiunque vorrà parteciparvi.

dal Movimento RadicalSocialista