In scena al Sanzio di Urbino “Morso di luna nuova” di Erri De Luca
Prosegue mercoledì 24 marzo con “Morso di luna nuova” di Erri De Luca diretto da Giancarlo Sepe, regista dalla cifra elegante e graffiante, Urbinoinscena, stagione del Teatro Sanzio promossa dal Comune e dall’Amat con il contributo della Regione Marche e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
In una messinscena attenta e delicata, efficace, dolorosa e a tratti terribilmente divertente, Sepe trasferisce sulla scena la densità della scrittura di De Luca (pensata in una “lingua madre” che mescola italiano e molto napoletano) e orchestra dialoghi e soliloqui di un cast di alto livello.
Morso di luna nuova è un affresco sulla Napoli del 1943 scritto da Erri De Luca, si intrecciano micro e macro storie, vicende intime e marginali segnate dall’incedere violento e barbaro della Guerra. Affronta il periodo tragico vissuto dai napoletani durante la seconda guerra mondiale, quando la città era stretta tra i rastrellamenti dei tedeschi e i bombardamenti degli alleati, in quell’estate del 1943 che culminò con l’insurrezione popolare delle Quattro Giornate di Napoli.
Dentro uno dei tanti rifugi sotterranei, si incrociano le vite dei due giovani amici Biagio e Armando con quelle di Gaetano, il portiere dello stabile, della moglie Rosaria e la figlia Elvira, del generale a riposo e dei due lavoratori Emanuele e Oliviero. Straordinaria l’efficacia dei loro dialoghi nei quali si alternano battute tendenti a sdrammatizzare ad altre che, senza rinunciare all’ironia straniante, di pari passo la tramutano in agghiacciante cronaca.
Il cuore dello spettacolo – che il critico de “la Repubblica” Franco Quadri ha definito “da vedere assolutamente” – è una Napoli prima distratta, in cui ognuno pensa ai fatti suoi, e che quando però identifica un male che può aggredirla, ecco scattare una solidarietà incredibile, quel legame speciale che rende forte il suo popolo.
“I protagonisti del libro sono persone, non personaggi – scrive Erri De Luca, scrittore raffinato che con un occhio alla storia e uno all’oggi, tesse la trama di un coro popolare, fatto di suoni antichi e battute sagaci- hanno facce e voci che mi sono state tramandate da mia madre. Nei suoi incubi, però, non c’è il fragore dei bombardamenti ma il suono della sirena, che dava l’allarme, spezzava i sonni e costringeva tutti a scappare nei rifugi… Morso di luna nuova è nulla più che l’atto di un erede al quale sono stati affidati in lascito quei racconti.”
Informazioni: Sanzio 0722 2281, Amat 071 2072439, www.amat.marche.it.
Inizio spettacolo ore 21.
dal Teatro Stabile delle Marche
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