Un’indagine dell’Università Carlo Bo rivela che l’occupazione tra i laureati dei corsi di Pesaro è superiore alla media. Record positivo per Scienze infermieristiche, buoni i dati per Comunicazione e Lingue e Civiltà orientali.

In controtendenza rispetto alla maggior parte delle statistiche relative al rapporto (quasi sempre negativo) fra studi universitari e occupazione, l’assessorato alla Cultura ha diffuso i dati di un monitoraggio condotto dall’Università di Urbino Carlo Bo sui corsi attivati a Pesaro Studi sia dall’Ateneo feltresco che dell’Università Politecnica delle Marche.

 
Si tratta di cifre confortanti che indicano un aumento dell’occupazione in particolare nei corsi attivati a Pesaro sia dall’Università di Urbino che da quella Politecnica  delle Marche. L’indagine, che si è conclusa a settembre 2009, indica, tra l’altro, che su un campione di 90  laureati in Comunicazione pubblicitaria il 49,5 per cento ha già trovato un occupazione che nel 56, 9 % dei casi  è pertinente con gli studi svolti.

Dati positivi anche quelli relativi alla laurea specialistica in Comunicazione e pubblicità: per le Organizzazioni; secondo l’Università Carlo Bo il 76 per cento dei laureati ha trovato un lavoro entro un anno dalla laurea, il 12 per cento sta svolgendo un stage, l’8 per cento ha deciso di proseguire gli studi mentre il 4 per cento è ancora alla ricerca di un’occupazione.

I dati, precisa la ricerca, sono più alti rispetto alla media nazionale. Per quanto riguarda il corso in Lingue e Civiltà orientali il 65 per cento sceglie di proseguire gli studi per l’approfondimento in special modo della lingue araba e cinese mentre Il 34 per cento dei neo laureati ha già un’occupazione.

La prospettiva per i laureati in Ingegneria e gestione della produzione: il 52 per cento sceglie di proseguire verso la laurea specialistica, mentre l’8 per cento ha intrapreso uno stage di formazione professionale, Indeciso il 24 per cento del campione.

Record positivo per la laurea in materie Infermieristiche dove si registra il 100 per cento di occupati nelle sessioni di novembre 2008 e aprile 2009. Al lavoro nelle corsie anche il 50 per cento dei laureati a fine 2009.

da Marina Druda