“Die Panne” – La notte più bella della mia vita il 16, 17 e 18 aprile al Rossini di Pesaro
Tagliente, ironico, implacabile il Friedrich Dürrenmatt autore di Die Panne in scena al teatro Rossini di Pesaro, dal 16 al 18 aprile, a chiusura di cartellone dell’interessante stagione teatrale promossa e organizzata quest’anno dal Comune e dall’Amat.
Interpreti e protagonisti della commedia – con sottotitolo La notte più bella della mia vita - sono Gian Marco Tognazzi e Bruno Armando che con Armando Pugliese regista (l’adattamento è di Edoardo Erba) mettono in luce il disfacimento “criminal/consumistico/carrieristico del nostro oggi” svelato nel celebre racconto di Dürrenmatt tra una bottiglia di vino e l’altro e portate succulente; in una notte di bagordi dove si porta agli estremi un gioco bizzarro e perverso.
Protagonista è Traps, rappresentante di articoli tessili che costretto a fermarsi in un paese con l’auto in panne, viene ospitato da un vecchio giudice a riposo che con quattro amici, per passatempo, ricelebra famosi processi. Ritrovandosi nel corso della serata lui stesso in veste di imputato e autore infine di un delitto che sembrava perfetto, mentre in una sorta di indagine introspettiva, svela la sua banale vita agli altri.
Un racconto simbolo, bellissimo, dove i delinquenti si mescolano agli innocenti e viceversa e i nodi esistenziali che sono chiamati in causa vengono sciolti da una scrittura chiara e pungente, orchestrata per dare l’avvio a un dispositivo, congegnato e caricato come un orologio svizzero.
Elementi e ingredienti ci sono tutti: il giudice, il pubblico ministero, l’avvocato difensore, una voluttuosa Simone (diavolo tentatore), persino il boia e il cuoco raffinato Pilet. E funzionale al tutto è anche la bella scena ideata da Andrea Taddei: una sala da pranzo in legno che diventa a poco a poco un vero tribunale.
Magistrale l’interpretazione di Gianmarco Tognazzi che ha reso al meglio l’introspezione psicologica di Traps il personaggio creato da Friedrich Dürrenmatt; molto efficace nel tratteggiarne il progressivo disfacimento fisico e morale. Mentre Bruno Armando è un mefistofelico pubblico ministero, tanto dedito al piacere dell’alcol quanto pronto a lanciarsi in arringhe fulminanti.
E anche tutto il cast dimostra di essere di un livello superiore, così come la regia di Pugliese che ha colto i messaggi più emblematici della prosa di Durrenmatt: l’autore ci racconta che il senso della vita sta nell’uomo, unico a poter dare un senso alle cose e a se stesso.
Settimo spettacolo in abbonamento. I biglietti per i posti disponibil saranno messi in vendita da giovedì 15 aprile alla biglietteria del teatro (0721 387621) con orario 9.30-12.30 / 16.30-19.30.
da Manuela Albertini
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