Dalle “Regine” i racconti in bianco e nero di una Pesaro povera ma dignitosa e solidale
A Pesaro le storie delle protagoniste del libro hanno conquistato il pubblico. L’incontro della Cna dedicato a Maria Teresa Badioli
Le “Regine” sono arrivate a Pesaro a chiudere la serie di iniziative legate al libro di storie di donne e di lavoro nella nostra provincia edito dalla CNA. Al Centro sociale di Soria si è tenuto l’ultimo dei quattro incontri itineranti (gli altri si sono tenuti ad Acqualagna e Montemaggiore al Metauro), nel corso dei quali le stesse “Regine”, ovvero alcune delle protagoniste del libro, hanno raccontato le proprie storie al pubblico.
Dopo la mostra fotografica di due anni fa, la CNA di Pesaro e Urbino ha infatti deciso di riprendere il progetto, che ha raccontato per immagini la vita di tante donne dai primi del Novecento ad oggi, dando alle stampe un libro, realizzato da Cristina Ortolani.
Durante la serata al Centro sociale di via Rigoni, dedicata a Maria Teresa Badioli (una delle protagoniste della pubblicazione), le Regine hanno regalato squarci della propria vita, quei fili sparsi, intrecciati qua e là, raccolti e delicatamente conservati fra le pagine di questo libro, vibrante testimonianza di ciò che domenica hanno regalato al pubblico presente.
Innanzitutto il commosso ricordo di Maria Teresa Badioli, i suoi quaderni pieni di ricordi, aneddoti, personaggi e ritratti della Pesaro del Novecento. Una città semplice, povera ma accogliente, solidale e con tanta speranza nel futuro. Presenti in sala i nipoti dell’insegnante scomparsa nei giorni scorsi e l’amica di sempre Eleonora Mariotti Temellini (figlia del professor Scevola Mariotti).
Ed ancora Tina Filippetti, bagnina a Pesaro dal 1950. La storia di Tina, decana delle concessionarie di spiaggia, è il resoconto di un’Italia che non c’è più: i bagni pubblici, le cabine di legno con i buchi che i giovani praticavano di notte per spiare le ragazze, i costumi in affitto e il pudore di mostrare e guardare. La divisa da bagnina con tanto di grembiule bianco e la diffidenza dei bagnanti per una donna che faceva un lavoro da uomo.
E poi Maria Salvi Calzolari, ostessa e commerciante di Ripe, frazione di Montelabbate, un sorriso contagioso ed una simpatia come dono di natura e la cucina della tradizione che negli anni Cinquanta-Sessanta ha reso le sue tagliatelle famose anche a Pesaro.
C’erano poi Angela e Fernanda Volpini (figlia e nipote del fondatore dell’omonimo cantiere del porto), a raccontare storie ed immagini di famiglia.
Tutte queste regine sono donne e protagoniste di un’epoca, di una storia, che è il ricordo di ognuna di loro ma inevitabilmente memoria del nostro Paese. Il libro è in vendita al prezzo di 10 euro in tutte le libreria della città.
dalla Cna di Pesaro e Urbino
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