Il fenomeno della prostituzione, anche Fano aderisce al progetto Opportunity
Il fenomeno della prostituzione, in Italia, negli ultimi anni, è aumentato notevolmente, in considerazione anche dei flussi migratori. Da 25 mila prostitute di qualche anno fa, siamo passati a 50 mila di cui 26 mila straniere. In prevalenza arrivano dalla Nigeria, dall’Albania, dalla Romania, dall’ex Jugoslavia, dal Sud America, dal Nord Africa e dai Paesi dell’Est. Tali donne esercitano la loro attività liberamente o in maniera coatta riduzione in schiavitù sulle strade, negli appartamenti mettendo annunci su riviste e quotidiani.
Rapporti della Caritas ci dicono che le modalità di arrivo in Italia e di conseguenza di esercizio della prostituzione sono diverse a seconda delle etnie. Le ragazze nigeriane sono reclutate al Paese di origine con la proposta di un lavoro in Italia. All’arrivo in Italia vengono “affidate” o “vendute” a “maman”, spesso donne nigeriane ex-prostitute , che sistemano le ragazze in alloggi, decidono il luogo di lavoro e ritirano i guadagni.
In Albania le ragazze spesso vengono adescate da un “presunto” fidanzato, che promette lavoro in Italia e altre volte vengono rapite o vendute. Le ragazze non dispongono quasi mai dei propri documenti di identità e nel caso li abbiano sono falsi. E’ necessario aggiungere che le ragazze trafficate in Italia sono sempre più giovani ed è in aumento il numero delle minorenni.
L’Assessorato ai Servizi Sociali dallo scorso 7/8/2009 ha aderito al progetto Opportunity 2009, con apposita convenzione valida fino al 21 luglio 2010, con la Associazione promotrice FREE WOMAN onlus che opera nelle provincie di Pesaro e Ancona. Free Woman si occupa con il progetto Opportunity 2009 di donne e transgender straniere che si prostituiscono in strada o in appartamento.
Le azioni messe in campo sono quelle del contatto nei luoghi in cui si esercita la prostituzione, il segretariato sociale, l’informazione sui servizi territoriali e modalità d’accesso, accompagnamento ai servizi, la relazione di aiuto e sostegno psicologico, la consulenza relativa all’uscita dalla prostituzione, l’avvio di programmi di protezione e integrazione sociale, etc.
Per realizzare tali azioni sono stati attivati anche a Fano, unità di strada con operatori professionali e volontari, Unità di appartamento, drop in sportello dedicato alla informazione sui diritti, accoglienza con diverse modalità, casa di fuga, casa di prima accoglienza, casa di semi-autonomia e prese in carico territoriali, lavoro in rete con Prefettura, Questura, Carabinieri, Regione, Asur ed enti locali come il Comune di Fano e l’ambito territoriale VI.
Il progetto Opportunity 2009 è finanziato dall Presidenza del Consiglio dei Ministri, dip. per i diritti e le pari opportunità e cofinanziato dal Comune di Fano e da altri enti pubblici, Regione, Provincia, Ambiti e numerosi altri Comuni delle provincie di Pesaro e Ancona.
Anche per il 2010 il Comune di Fano aderirà al progetto Opportunity 2010, consapevoli che la piaga dello sfruttamento delle donne si può arginare con l’ottima opera delle forze dell’Ordine, ma anche con azioni di recupero, protezione e integrazione sociale.
da Davide Delvecchio
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