Marzo da record: in Provincia cresce il ricorso alla cassa integrazione

Complessivamente, nel primo trimestre del 2010, si registrano 2.471.083 ore di cassa integrazione guadagni, con un aumentodel 228,1% rispetto allo stesso periodo del 2009. In particolare sono state 1.138.007 le ore di cig ordinaria (+103,5%) e 1.333.076 le ore di cig straordinaria e cig in deroga (+587,1%).
Nel primo trimestre 2010, il settore che ha registrato il più alto livello di cassa integrazione guadagni è stato quello della metalmeccanica, giunto a quota 1.000.842 ore con un aumento del 289,5% rispetto allo stesso periodo del 2009.
Nello specifico, le ore di cassa integrazione ordinaria registrata nel settore meccanico sono state 463.162, mentre 537.680 sono state le ore di cassa integrazione straordinaria richiesta.
Forte crescita anche nel settore legno-mobile con 280.404 ore di cassa integrazione ordinaria e 290.022 ore di cassa integrazione straordinaria, con un incremento totale del 303,5% rispetto al 2009.
Consistente aumento anche nel settore del tessile abbigliamento, dove si registrano complessivamente 330.080 ore; di queste 288.063 ore sono di cig straordinaria e cig in deroga, mentre le ore di cassa integrazione ordinaria sono 45.017.
In aumento del 474,8% le ore di cassa integrazione autorizzate nel settore della chimica, dove complessivamente le ore autorizzate sono state 119.308.
Continuano ad aumentare le ore di cig anche nel settore delle trasformazioni minerali, dove si registrano 63.635 ore di cassa integrazione ordinaria e 21.755 ore di cassa integrazione straordinaria.
Aumento anche nel settore della carta, con 14.011 ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate (+235,2%) e nel settore agroalimentare con 4.430 ore richieste a fronte di 812 ore nello stesso periodo del 2009.
Nella Provincia di Pesaro-Urbino, nei primi tre mesi del 2010, 251 lavoratori (di cui il 23,5% donne) sono stati collocati in mobilità a seguito di licenziamenti collettivi ai sensi della L. 223/91 attuati da 41 aziende; è quanto emerge elaborando i verbali della c.p.l. della Provincia di Pesaro Urbino.
Dunque, complessivamente sono stati collocati in mobilità 888 lavoratori (di cui il 36,9% donne). Questo dato contribuisce alla crescita della disoccupazione nella nostra provincia, che si stima abbia ormai superato il 5% e trova riscontro nell’aumento di oltre 10.000 persone che sono iscritte al collocamento dall’inizio della crisi.
Cristina Ortolani, dell’Ufficio Studi della Cgil di Pesaro e Urbino sostiene che: “Le cifre relative al ricorso della cassa integrazione e della mobilità nel nostro territorio, ci mostrano uno scenario occupazionale ancora pesante, una situazione di difficoltà economica per tanti lavoratori della provincia si trovano accompagnata dal timore, il disagio e l’l’incertezza per il futuro”.
E secondo Roberto Ghiselli, Segretario generale della Cgil di Pesaro Urbino: “I dati confermano che ad una leggera ripresa produttiva non corrisponde un’ inversione di tendenza sul versante occupazionale. Sono sempre di più le persone senza lavoro o che stanno per esaurire gli ammortizzatori sociali previsti a loro tutela. Pertanto è importante sostenere e rafforzare tutte quelle azioni che possano favorire la ricollocazione lavorativa delle persone disoccupate o in cassa integrazione, orientando in questa direzione le energie e le risorse delle imprese, delle istituzioni, nazionali e locali, e di tutti gli operatori economici del territorio.”
dalla Cgil della Provincia di Pesaro e Urbino
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