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Lotta alle zanzare tigre: favorire l’uso di prodotti biologici

Una zanzara tigreIl Coordinamento dei Comitati per la difesa delle valli del Metauro, Cesano e Candigliano ha denunciato la pratica recentemente adottata dall’Anas nella Provincia di Pesaro e Urbino riguardante l’irrorazione dei bordi stradali con erbicida a base di Glyphosate, la cui nocività per ambiente e salute di persone e animali è stata dimostrata.

Il prof. Taffetani (dell’Università Politecnica delle Marche), sul sito //www.comitatinrete.it spiega che l’uso di tale prodotto, seppure dichiarato dall’Anas “a norma di legge”, è comunque dannoso e controproducente.

Sia le norme regionali sull’uso di fitofarmaci (LR 25/1988) che le Ordinanze emesse a livello comunale per evitare contaminazione da antiparassitari nei centri abitati (ad esempio quella emessa dal comune di Barchi, n. 1/2009), segnalano fortunatamente una sempre più virtuosa applicazione del principio di precauzione nell’uso di sostanze che, a parità di costi, arrecano sempre danni collaterali spesso molto più gravi di quelli che vantano di evitare.

Per questo il Coordinamento chiede in questi giorni, con una lettera inviata ai Sindaci: “[…] di informare la popolazione sugli attuali metodi di prevenzione e lotta alla zanzara tigre nei Comuni, e nella fattispecie di rendere noto:
-se la prevenzione viene effettuata con informazione puntuale e diffusa circa la necessità di bonifica dei luoghi da zone di ristagno di acqua (canali di scolo, pozzetti, tombini occlusi, laghetti, piscine, riserve idriche, ecc.), e comprende anche controlli e sanzioni per chi non osserva le norme di prevenzione
se questa viene condotta con metodi biologici, ovvero tramite apposizione di Ovi-trappole per questa specie infestante, con l’uso di batteri anti-larva, di Gambusie, e l’incentivazione della presenza di Chirotteri nelle aree maggiormente infestate
-se il Comune ha appaltato a ditte la nebulizzazione di prodotti chimici insetticidi e se sì, se è in possesso della scheda tecnica del prodotto e ha informato i cittadini di questa, se controlla quantità irrorate e conformità della pratica di irrorazione alle norme di legge
“.
 
Tenendo in considerazione che in molte città d’Italia si sono verificati disagi rispetto alla diffusione di prodotti chimici detti “a bassa tossicità” ma in realtà non solo nocivi per l’ambiente e per gli insetti utili, quali le api, ma anche per la popolazione. E considerando che spesso tali prodotti poi non solo abbattono la popolazione adulta di zanzara tigre ma ne rendono le generazioni più resistenti.
 
Il Coordinamento chiede che le Amministrazioni coinvolgano la cittadinanza e i poli scientifici competenti nell’elaborazione di criteri di prevenzione e lotta alla zanzara tigre che coniughino in misura più ragionata l’efficacia con l’abbandono dell’uso di prodotti chimici ed il passaggio a quelli biologici.

 
dal Coordinamento dei Comitati per la difesa delle valli del Metauro, Cesano e Candigliano

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Martedì 4 maggio, 2010 
alle ore 15:50
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