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Fano, i ristoratori rivendicano tratti di spiaggia per garantire la competitività

Intervento di Paolo Ventorino, vicepresidente della Federazione dei Ristoratori Confesercenti zona di Fano

Paolo VentorinoTratti di spiaggia in concessione ai ristoratori: è questa la richiesta che intendiamo avanzare all’Amministrazione Comunale in risposta all’eventualità, caldeggiata dai concessionari di spiaggia, che siano concessi nuovi chioschi bar sul litorale.

 

Una provocazione? Fino ad un certo punto. Se i bagnini chiedono la licenza di bar e ristorante per accontentare la propria clientela che vuole consumare un primo o un’insalata, anche a noi ristoratori i clienti chiedono ombrelloni e sdraie per potersi godere a pieno il mare. A questo punto perché non dovremmo avere anche noi un pezzetto di spiaggia per i nostri clienti, proprio come loro un piccolo ristorante?

In questo caso, avendo una attività secondaria, potremmo offrire anche noi ombrelloni e lettini a prezzi competitivi. Questa parità di trattamento sarebbe per la nostra categoria l’unico modo di sopravvivere. Altrimenti chi ci tutela? Che cosa ci mettiamo a fare noi ristoratori se ci tolgono la sola attività che abbiamo?

Se liberalizzazione deve essere, allora è giusto liberalizzare anche le spiagge e non lasciare che il demanio sia trattato come un piccolo feudo personale. In tal senso, ci stiamo muovendo per sapere che fine hanno fatto, ad esempio, alla Sassonia i tratti di spiaggia libera che anni fa erano presenti tra una concessione e l’altra e perché, sono stati tutti localizzati solo nella parte sud.

Vorremmo anche che le spiagge venissero ripulite dalle tante siepi che hanno stravolto il progetto originale dell’architetto La Medica per il quale la passeggiata degradava direttamente sulla spiaggia. Oggi invece, le siepi costituiscono delle vere e proprie barriere, che non servono ad abbellire il litorale, ma solo a rendere scomoda l’uscita dei clienti dai tratti in concessione.

La realtà, lo ribadiamo da tempo, è ben diversa: là dove il retro spiaggia è  già servito non c’è affatto bisogno di altri punti ristoro. I servizi che i concessionari di spiaggia devono assicurare sono altri: infermeria, servizio accoglienza e informazioni, mentre insalate, panini, pizze, primi piatti sui nostri litorali sono centinaia i ristoranti e i bar che possono fornirli e aggiungerne altri sarebbe impensabile. Significherebbe fornire un servizio che già c’è, mettendo a rischio il lavoro di tanti che con la ristorazione, e solo con quella, ci vivono. 

La richiesta dei bagnini di diventare anche operatori della ristorazione va a ledere, quindi, non solo una categoria, ma tutta l’economia cittadina e soprattutto l’offerta turistica, che perderà di specializzazione e di professionalità.

A tal proposito, ringraziamo l’Amministrazione che finora ha dimostrato di capire i nostri problemi e che l’economia va divisa in modo imparziale tra gli operatori, mantenendo un piano spiaggia più che equo che concede nuovi chioschi là dove il litorale non è già servito e li blocca, invece, dove gli esercizi di ristorazione e bar ci sono già. 

dalla Confesercenti di Pesaro e Urbino

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Lunedì 5 luglio, 2010 
alle ore 9:31
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