A rischio i livelli di assistenza al punto di primo intervento e medicina di Fossombrone
Appelli mai raccolti e con le ferie situazione ancora più critica
“Nulla è cambiato purtroppo al Punto di Primo Intervento e Medicina di Fossombrone, nonostante le nostre ripetute segnalazioni alla Direzione sin dal febbraio 2010. Notevoli sono ancora le problematiche che riguardano il personale e i livelli quantitativi e qualificativi dell’assistenza.
In quel periodo infatti abbiamo denunciato come il personale infermieristico che opera nell’U.O. di Medicina (provvista di 22 posti letto) debba prestare servizio, durante il turno di notte, al Punto di Primo Intervento per sostituire l’infermiere della Potes se chiamato ad interventi esterni.
Abbiamo inoltre sollecitato, data la tipologia di interventi e di pazienti che hanno accesso al Punto di Primo Intervento, un periodo di addestramento e formazione minimi per garantire a utenti e pazienti un’ assistenza più appropriata, in particolare per i neo assunti. Ancora niente.
La Direzione Infermieristica della Zona territoriale n. 3, il 25 maggio scorso, dopo numerose sollecitazioni, ha convocato un’assemblea con il personale infermieristico dell’Ospedale di Fossombrone prospettando come soluzione, anche in previsione delle ferie estive, l’inserimento di un nuovo turno (4 unità infermieristiche) entro il 30 giugno, dedicato e formato sia per la medicina/lungodegenza che per il punto di primo intervento.
Ma tutto questo non è ancora avvenuto e gli operatori dell’Ospedale di Fossombrone stanno aspettando quanto loro promesso sia per loro tutela che per dare una adeguata assistenza quantitativa e qualitativa a tutti i pazienti. Per quanto tempo ancora dovranno aspettare?”
da Lanfranco Biagio
Funzione Pubblica CGIL Pesaro Urbino
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